Mai più studenti stipati sull’autobus, ma è caos per gli orari
Autolinee Varesine e Stie spiegano come si stanno organizzando per la ripresa dell'anno scolastico. Gli orari saranno provvisori in attesa di conoscere l'organizzazione degli istituti scolastici
Mancano 18 giorni all’inizio della scuola ma la situazione dei trasporti è ancora confusa. Gli orari di autobus urbani ed extraurbani saranno decisi solo dopo aver avuto indicazioni precise sul numero degli alunni che usufruiranno del servizio e su quanti potranno salire su ogni mezzo.
«Regole chiare ad oggi non ce ne sono – spiegano da Autolinee Varesine – In Lombardia è in vigore formalmente l’ordinanza che ha annullato il distanziamento e quindi possiamo utilizzare tutti i posti a sedere più quelli in piedi. Ma quando le scuole ripartiranno chi dovrà vigilare sul numero delle persone presenti sui mezzi? Se il pullman è pieno cosa dobbiamo fare? Saltiamo le fermate?»
Una situazione davvero complessa da gestire: «Noi chiediamo che i decisori politici ci diano una mano – continua il portavoce di Autolinee Varesine – Dobbiamo tenere conto delle esigenze di tutti: delle famiglie, degli utenti più in generale, di chi va al lavoro o si sposta per altre necessità, e organizzare il servizio in modo da garantire a tutti un trasporto sicuro ed efficiente. Ma in questo momento non è semplice.
Il trasporto pubblico locale è di competenza regionale ma senza indicazioni precise non possiamo prendere decisioni definitive. Si parla di entrate scaglionate: alle 8 e alle 10, o alle 8 e alle 9, oppure di lezioni a settimane alterne. Questo cambia molto l’organizzazione del trasporto pubblico, soprattutto di quello extraurbano. A Varese ci sono circa quindici istituti superiori, è impensabile che si riescano a calibrare gli orari in modo da soddisfare tutti, soprattutto per gli studenti che arrivano dai paesi limitrofi. Fuori città i percorsi sono più lunghi ed è quindi molto più complesso. Gli studenti varesini invece dovranno adattarsi e in qualche caso si dovrà necessariamente arrivare un po’ prima a scuola ed aspettare di entrare».
L’unica cosa certa, al momento, oltre al fatto che sugli autobus sarà obbligatorio indossare la mascherina, è che non sarà più possibile viaggiare stipati. «Allo stato attuale non pare che il problema si ponga: se gli ingressi saranno diversificati o le lezioni dovessero essere a settimane alterne, gli autobus non saranno più carichi come gli anni scorsi».
Resta quindi da capire, una volta che le scuole avranno comunicato la loro organizzazione, come saranno gli orari: «Saranno senza dubbio orari provvisori – conclude Autolinee Varesine – che potrebbero cambiare nel corso dell’anno scolastico. Ci dispiace non poter dare informazioni più precise alle famiglie, comprendiamo la sensazione di smarrimento, ma anche noi dipendiamo dalle decisioni del Comitato Tecnico Scientifico e dalla Regione».
E sugli abbonamenti non utilizzati durante il periodo di lockdown il portavoce di Autolinee Varesine precisa: «Il 5 agosto la Regione Lombardia ha inviato una circolare alle aziende di trasporto con le modalità di rimborso decide del decreto rilancio: si parlava di estendere la validità dell’abbonamento o di procedere con un voucher per i mesi di marzo e aprile. Molti utenti non sono soddisfatti ma questa è stata la decisione presa dal Governo».
STIE
Si saprà solo settimana prossima, si spera non più tardi di lunedì, se le nuove tabelle orarie per il trasporto degli studenti a scuola verrà accettato dall’apposita commissione orari della società di trasporto. Vezio Guidobono, direttore d’esercizio di Stie, spiega che non è affatto scontata l’approvazione da parte dei sindacati e chiede a tutti, personale viaggiante in primis, «di cercare di venire incontro per fronteggiare una situazione del tutto inedita e che richiede l’impegno di tutti».
La grande novità, infatti, sta nella decisione di far entrare gli studenti a scuola in due turni: uno alle 8 e uno almeno alle 9,30. Le scuole, infatti, hanno la necessità di non creare assembramenti all’ingresso degli istituti e le società di trasporto pubblico hanno l’obbligo di distanziamento a bordo dei mezzi, riducendo quindi il numero di posti per ogni autobus: «Tra il primo e il secondo ingresso abbiamo dovuto chiedere almeno 90 minuti che è il tempo necessario all’autista per tornare al punto di partenza, ricominciare il giro, fare tutte le fermate per caricare i ragazzi del secondo turno e arrivare a scuola. Il calcolo è stato fatto basandoci sul traffico e sulle varie distanze».
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la situazione credo sia differente da come descritta, almeno per quanto riguarda i servizi di trasporto che interessano gli istituti del plesso di scuole medie superiori di Tradate: è stato comunicato martedì scorso che il servizio trasporti effettuerà un solo turno con orario identico agli anni precedenti e conseguentemente è stato necessario optare per una turnazione delle classi con settimane di presenza alternate a settimane di didattica a distanza. Nel corso di questi mesi più volte si è dovuto ridiscutere più volte l’organizzazione dell’orario, condizionati da continui mutamenti non dipendenti certamente dalle scelte delle scuole, ma subiti senza alternative.
Mfontana CDI istituto L. Geymonat