YouTube, vent’anni dopo: storie di chi ci è cresciuto dentro
A Materia Spazio Libero, nel giorno dell’anniversario del primo video caricato sulla piattaforma, iPantellas, Tony IPants, Jesuisil e Diego Caverzasi hanno raccontato come YouTube ha cambiato le loro vite
“YouTube è la nostra casa. È da lì che siamo partiti e lì vogliamo arrivare alla pensione”. Così iPantellas, tra i volti più noti del web italiano, hanno aperto la serata di mercoledì 23 aprile a Materia Spazio Libero di Castronno. L’incontro – organizzato nel giorno esatto in cui, vent’anni fa, veniva caricato il primo video sulla piattaforma – ha celebrato YouTube come spazio di libertà creativa, crescita e trasformazione personale e professionale.
La serata, moderata dalla giornalista di VareseNews Stefania Radman, ha messo a confronto diversi creator, uniti dallo stesso linguaggio: quello del video online.
I Pantellas hanno ripercorso la loro storia, iniziata nel 2009: “Avevamo questo sogno di fare contenuti quasi cinematografici. YouTube ci ha dato l’occasione di provarci e di trasformare una passione in un lavoro vero. Quando ci siamo conosciuti a un corso di teatro a Buguggiate, abbiamo deciso di buttare tutto su questa piattaforma… anche approfittando del Wi-Fi del vicino” hanno raccontato tra le risate del pubblico.
A condividere il palco subito dopo di loro anche Tony IPants e Jesuisil, duo affiatato dentro e fuori dalla rete: “Per me YouTube è un porto sicuro, il posto dove torno ogni volta che ho bisogno di esprimermi”, ha spiegato Tony. Jesuisil ha aggiunto: “È sempre stata la mia comfort zone, fin da quando lo usavo per ascoltare musica o guardare trailer. È l’unico social che non ho mai abbandonato. Oggi è la nostra casetta creativa”.
Dalla comicità al mondo dello sport, la voce di Diego Caverzasi ha invece portato la prospettiva di un atleta che ha trovato in YouTube un’occasione di riscatto: “Quando la mia carriera sportiva ha rallentato per motivi economici, la piattaforma è stata una salvezza. Da sei anni racconto lo slopestyle e la mountain bike online, e spero di continuare ancora a lungo”. Anche per lui il primo approccio risale a sedici anni fa, alla ricerca dei video dei propri rider preferiti: “È cominciato tutto da lì”.
YouTube non è stato solo un mezzo, ma un luogo, come emerso da tutte le testimonianze. Un ambiente che ha permesso di costruire identità, comunità e professioni. E se da spettatori ci si è trasformati in autori, oggi il racconto si fa più maturo, senza perdere la freschezza degli inizi. A Materia, lo spazio culturale aperto da VareseNews, la serata si è così trasformata in un viaggio corale tra aneddoti, emozioni e visioni sul futuro. Un’occasione non solo per festeggiare una data simbolica, ma per dare voce a chi ha costruito, video dopo video, una nuova grammatica digitale. Una testimonianza viva di come una piattaforma possa diventare un archivio di storie, sogni e possibilità concrete.
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