Sidney
Trovata una copia della Schindler’s list in Australia
L’inestimabile tesoro è stato trovato da un ricercatore frugando tra gli scatoloni della biblioteca di Sidney
L’inestimabile tesoro è stato trovato da un ricercatore frugando tra gli scatoloni della biblioteca di Sidney
Pasti kasher e assistenza religiosa personalizzata: illustrati dall’assessore alla sanità Bresciani e dal presidente della comunità ebraica di Milano Soued i contenuti dell’accordo siglato in Regione Lombardia
Aladar Habermann, medico ungherese trapiantato in città dal 1933, salvò molti perseguitati, ebrei e non, da morte certa durante la Seconda Guerra Mondiale, aiutandoli a sfuggire alle grinfie dei nazifascisti. La sua storia è emersa solo recentemente
Giorgio Rizik è un ragazzo di Nazareth, cristiano e israeliano di origine araba. Studia a Varese e da qui assiste a quanto avviene a Gaza
Aldo Colombo (Popolo delle Libertà) interviene sulla questione palestinese e risponde all’editoriale “Il tifo e il sangue dei bambini”
Liliana Segre fu catturata con il padre a 13 anni sul confine italo svizzero dai nazifascisti
In fuga verso la Svizzera vennero catturati nel Varesotto traditi dai passatori. Liliana Picciotto Fargion, del Centro di documentazione ebraica contemporanea, ricostruisce le loro storie
Una storia vera raccontata dal giornalista del “Corriere della Sera” Stefano Jesurum. Tra le famiglie di origine ebraica, convertite a forza al cattolicesimo, compare il nome dei Marrone
Franco Giannantoni e Ibio Paolucci ripercorrono in un libro la figura del capo dell’Ufficio Anagrafe del comune di Varese assassinato a Dachau per aver aiutato ebrei e antifascisti durante l’occupazione tedesca
In pochi oggi ricordano lo sterminio del popolo rom da parte dei nazisti. L’Opera nomadi ha pubblicato “Il Porrajmos dimenticato”, un lavoro di ricerca storica e di raccolta della memoria orale di quei fatti
Varese – Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz, ha incontrato gli studenti delle medie superiori al teatro di piazza Repubblica
Questa è una storia che inizia nell’autunno del 1946, anno in cui viene pubblicato su una rivista yiddish di Buenos Aires un monologo che dà voce all’ultimo sopravvissuto del ghetto prima della definitiva distruzione

La mamma di Giacomo Ascoli, che dà il nome alla fondazione, racconta come in questi anni questa realtà abbia spinto per portare un day center oncoematologico all'ospedale Del Ponte di Varese e l'avvio del Faro
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