Il mistero del metano di Marte svelato dal Gat

Il 6 Aprile nuovo appuntamento del Gruppo Astronomico Tradatese al cinema Grassi

Pochi sanno che il 95% del metano terrestre (quello che utilizziamo tutti i giorni nelle case e nelle industrie) è di origine batterica, vale a dire è stato prodotto, di recente o nel lontano passato, da microrganismi molto semplici (archeo-batteri metanogeni), che vivono in assenza di Ossigeno nelle situazioni ambientali più estreme: altissime e bassissime temperature, forte acidità e salinità. E’ evidente, a questo punto, che scoprire metano su un altro pianeta farebbe pensare seriamente, molto seriamente, alla presenza di microrganismi. Questa è la premessa di una clamorosa scoperta relativa la pianeta Marte, resa pubblica nello scorso Febbraio. Ne parlerà il Gruppo Astronomico Tradatese, in una conferenza molto attesa, programmata per lunedì 6 Aprile 2009, h 21 (Cine teatro P. Grassi) sul tema: “Marte, il mistero del metano”.
 
Relatore della serata Cesare Guaita, Presidente del Gat che aggiunge: «Una notevole quota del metano terrestre si accumula all’ interno dei terreni ricchi di ghiaccio sotterraneo (permafrost) che si trovano nelle regioni artiche (le stime parlano di 10 volte la quantità di metano atmosferico!). In estate, il metano artico aumenta nettamente, perché il riscaldamento stagionale causa fessurazioni nel ghiaccio e, nel contempo, aumenta il metabolismo dei batteri metanogeni ivi presenti”.
Ebbene, nelle scorse settimane M. J. Mumma (Goddard Space Science Center), dopo anni di indagini, ha presentato una scoperta assolutamente sorprendente. In sostanza Mumma ha rilevato la presenza di metano nell’atmosfera marziana: la distribuzione, però NON è uniforme ma tende a concentrarsi in alcune regioni particolari, quali la porzione orientale di Arabia Terra, Nili Fossae e il quadrante sud-orientale della Syrtis Major. Questo è come dire che le emissioni riscontrate sono molto recenti: altrimenti la circolazione atmosferica ne avrebbe mediato la concentrazione. Altrettanto interessante il fatto che le regioni ricche di Metano sono anche tra le più ricche di ghiaccio: la scoperta di questa concordanza tra eccesso di metano e di vapor d’acqua, se confermata, è di eccezionale interesse scientifico. Starebbe infatti ad indicare che vapor d’acqua e metano sono prodotti da qualche processo comune nel sottosuolo di Marte. Pensare a batteri alieni è a questo punto più che logico. “Anche perché- aggiunge Cesare Guaita- è stato osservata una netta dipendenza stagionale, nel senso che le regioni ricche di metano raggiungono un picco di circa 20.000 tonnellate che quasi si esaurisce d’inverno: esattamente come nelle regioni artiche della Terra».

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Pubblicato il 03 Aprile 2009
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