“Il Labirinto” si intreccia al Teatro del Popolo
Venerdì 26 Libera Scena Ensemble propone lo spettacolo tratto da “Fiori per Algernon” di Keyes. La serata introdotta alle 18.30 da interventi dal vivo su scienza, fantascienza e filosofia a cura della Compagnia Stabile e della Scuola del Teatro del Popolo
Spettacolo tratto da un libro quello che Libera Scena Ensemble porta al Teatro del Popolo in via Palestro a Gallarate venerdì 26 marzo alle 21.00 all’interno della stagione della Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città” onlus e inserito nella rete di Sipari Uniti.
Si tratta di “Il Labirinto", da "Fiori per Algernon" di Daniel Keyes, su drammaturgia Giuliano Longone, con Lello Serao e Alessia Sirano e regia di Lello Serao.
"Fiori per Algernon", scritto dall’americano Daniel Keyes nel 1966, è ormai un classico della letteratura in lingua inglese del XX secolo. Il romanzo narra la storia di Charlie Gordon, un inserviente ritardato. Charlie è cosciente di non essere intelligente quanto gli altri, ma sogna di diventarlo, diventa così la prima cavia umana dell’operazione ideata dai professori Nemur e Strauss, che hanno già triplicato l’intelligenza di un topo di nome Algernon. Charlie, dopo l’operazione, diventa un genio e alla fine supera persino i professori che l’hanno operato, ma questo gli farà fare una drammatica scoperta sul proprio destino e su quello del topo bianco Algernon.
La storia è narrata in prima persona da Charlie nei suoi diari. I primi resoconti sono pieni di errori di grammatica ed esprimono una visione del mondo molto ingenua. La grammatica e la comprensione del mondo di Charlie migliorano di pari passo in una parabola che è poi la trama stessa della drammaturgia.
Al di là dell’idea fantascientifica di base, "Fiori per Algernon" tocca molti temi riguardanti il ruolo dell’intelligenza e della cultura nella vita. Argomento centrale è il ruolo dell’intelligenza nei rapporti tra le persone e gli ostacoli alla comunicazione incontrati da chi ha un intelletto fuori dal comune: il genio allontana dagli altri quanto l’idiozia e non è detto che la seconda opzione sia la peggiore.
Ma l’intelligenza improvvisa fa scoprire a Charlie anche la vera natura del mondo che lo ha circondato e che prima viveva inconsapevolmente: una madre violenta e ossessionata dalla "diversità" di suo figlio, un padre rassegnato, una sorella minore che lo detesta perché il fratello ritardato le complica la vita.
Attraverso Charlie, l’autore ci fa notare che tutte le forme di cultura mostrano un’unità di fondo, ma molte persone – anche molti "esperti" – hanno un sapore ristretto e limitato al loro settore di competenza e hanno paura che altri scoprano le loro lacune. Mentre studia il regresso di Algernon, Charlie si accorge che, grazie alla sua cultura enciclopedica, è capace di fare collegamenti con tutti i campi della conoscenza e ciò lo aiuta enormemente nella sua ricerca.
Venerdì 26 marzo alle 18.30, in occasione dello spettacolo, allo Spazio delle Idee del Teatro del Popolo a ingresso libero gli allievi della scuola e gli attori della Compagnia Stabile del Teatro del Popolo intratterranno il pubblico con Ciò di cui non si può parlare – Letture tra scienza, fantascienza e filosofia, letture – recitate dal vivo – su scienza, fantascienza e filosofia.
I biglietti per lo spettacolo sono in prevendita a 15 euro alla biglietteria del Teatro del Popolo, via Palestro 5, Gallarate, lunedì dalle 17.00 alle 19.00, da martedì a venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 19.00 (prenotazioni telefoniche da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 17.00 al numero 0331.784140).
Informazioni per il pubblico:
www.fondazioneculturalegallarate.it – E-Mail: fondazione@comune.gallarate.it, telefono 0331 784140
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