Giocatore per giocatore, scopriamo la nuova Cimberio

Campionato al via: ecco i profili degli undici giocatori biancorossi che formano la rosa a disposizione di Recalcati

L’idea iniziale era quella di ridurre il numero dei giocatori: panchina più corta ma di qualità maggiore. Poi, gli eventi estivi (e qualche gruzzoletto in più da spendere rispetto al minimissimo previsto in partenza) hanno consigliato ai dirigenti e tecnici della Cimberio di allungare la rosa con cui incominciare il campionato di Serie A fino all’attuale composizione, con undici uomini. Certo, Mian e in parte Antonelli sono destinati a tanta panchina, ma Recalcati nel complesso ha un buon numero di soluzioni per formare i quintetti da mettere in campo. Dal punto di vista regolamentare Varese ha optato per il cosiddetto "3+2": tre americani (Goss, Thomas, Slay) e due comunitari (Kangur, Rannikko) mentre Fajardo ha cittadinanza italiana e quindi è l’unico "passaportato" del gruppo.
Come ogni anno, alla vigilia del campionato, abbiamo voluto segnalare pregi e difetti di ognuno, con la speranza che si avverino le parole di Charlie Recalcati: «Il valore di una grande squadra deve essere superiore alla somma dei valori dei singoli». A lui e al suo staff il compito di mettere in pratica questa massima, nel corso della stagione.

5 Phil GOSS (play-guardia – 1983 – 1,88)
▲- Varese dà la grande chance al bombardiere di Washington che sale in A dopo due anni da protagonista in LegaDue. Capace di crearsi un tiro dal nulla, mano morbida, molto veloce di gambe: il suo compito principale è quello di fare (tanti) canestri. Ma può anche difendere forte
▼- Nella Cimberio, per alcuni tratti di partita, farà anche il playmaker ma – messaggio ai tifosi – non è la sua migliore qualità. In regia tende ad accentrare il gioco e provare la soluzione personale. Da verificare contro la fisicità e la rapidità della massima serie nelle varie fasi di gara.

6 Fabio MIAN (guardia-ala – 1992 – 1,96)

▲- Un anno da spettatore non pagante alla domenica utilizzato per migliorarsi in allenamento. Anche ora ha poco spazio, ma la sua precisione al tiro da fuori e la freschezza atletica potrebbero dargli qualche minuto di utilità in campo.
▼- Se il tiro è già a posto, Mian ha alcuni aspetti su cui lavorare. Lui e la società lo sanno e questo è pane per Guido Saibene che dovrà aiutare il 18enne a rendersi più sicuro sul palleggio e sul passaggio, fondamentali dove è ancora carente.

7 Teemu RANNIKKO (play – 1980 – 1,88)
▲- Dopo l’ingaggio di un "poco-play" come Goss, l’arrivo di Rannikko è servito per dare equilibrio all’intera squadra. Ha esperienza internazionale, ottimo tiro da fuori (se n’è accorta la nazionale) e la capacità importante di saper mettere in ritmo i compagni.
▼- Dal punto di vista fisico è un po’ soggetto agli infortuni. Fa il playmaker e quasi solo quello: difficile che possa stare in campo da guardia, anche se (per mancanza di alternativa) lo vedremo sempre in quella posizione.


8 Riccardo ANTONELLI
(ala-centro – 1988 – 2,03) 

▲- Centimetri, atletismo ed età depongono a suo favore. Il reparto lunghi è decisamente affollato ma per il momento queste sono caratteristiche che ne consigliano la permanenza in squadra.
▼- La sensazione è che abbia perso qualche treno buono: troppo leggero per reggere certi impatti in area, ha anche alcune carenze (tiro discreto ma discontinuo, poca aggressività) che non gli permettono di sopperire alla mancanza di tonnellaggio. 

9 Alex RIGHETTI (ala – 1977 – 1,98)
▲- Una delle migliori ali piccole italiane degli ultimi quindici anni, ottimo al tiro in uscita dai blocchi e capace di fare da collante nelle sue squadre. Tra i protagonisti della Coppa Italia vinta da Avellino, una delle più belle storie recenti del basket italiano. Ha addosso una voglia pazza di tornare a giocare da par suo dopo un anno in cui è rimasto pressoché inattivo.
▼- Vecchio non è, ma le stagioni migliori dal punto di vista fisico sono alle spalle. Ai margini delle rotazioni, in tutto l’ultimo anno non ha mai messo piede in campo e ciò potrebbe avergli lasciato un po’ di ruggine. Ama il tiro, meno l’entrata nel traffico dell’area.

10 Giacomo GALANDA – K – (ala-centro – 1975 – 2,10)
▲- Il capitano è forse il giocatore con il bagaglio tecnico più ricco e completo tra i lunghi del campionato. Intelligente, preciso al tiro (è il capostipite dei "lunghi alla Galanda"…), con varietà di soluzioni che vanno dal gancio al giro-e-tiro, maestro del piede perno.

▼- Un anno in più che dovrà essere gestito, in settimana oltre che in campo, sia da Gek sia da Recalcati. Deve sfruttare tutti i suoi 2,10 a rimbalzo, perché l’elevazione è "non pervenuta" da tempo, e contro i pivot puri, che avanzano come i piloni del rugby, i problemi difensivi non mancheranno.

11 Jobey THOMAS (guardia – 1980 – 1,94)

▲- Lo spostamento all’indietro della linea del tiro da tre punti può, paradossalmente, dargli un vantaggio. Per un tiratore come lui, è solo questione di abituare il braccio, con maggiore spazio di manovra. E la presenza di gente che sa fare canestro potrebbe togliere pressione su Giobbe, più libero di colpire.
▼- Incrociamo le dita: nelle ultime stagioni la fastidiosa fascite plantare ha limitato parecchio le sue potenzialità, costringendolo ad allenarsi poco e male per poter giocare alla domenica. In un campionato dove il fisico conta molto anche sugli esterni, la sua difesa di posizione e intelligenza potrebbe non bastare.

12 Diego FAJARDO (ala-centro – 1976 – 2,08)
▲- Viene da una stagione in cui, pur essendo il meno celebrato della compagnia, è stato il miglior lungo della Virtus Bologna per rendimento e continuità. Fisicamente è ancora integro nonostante le 34 primavere, tecnica, grinta ed esperienza non gli fanno certo difetto.
▼- Non è un crack e non lo è mai stato, pesa qualche chilo in meno di Galanda e salta circa come Gek. Caratteristiche che contro i "big men" non sono rassicuranti quando si tratta di difendere in area. Con tanti giocatori in grado di fare canestro, avrà pochi tiri a disposizione.

14 Kristjan KANGUR (ala – 1982 – 2,01)
▲- Non amiamo i pronostici, ma l’estone potrebbe davvero essere una delle sorprese migliori della Serie A. Non aspettiamoci grandi cifre, ma Kangur è uomo in grado sia di segnare sia di favorire i compagni. Altruista, con alle spalle una buona esperienza internazionale (sia di club sia con l’Estonia) ha l’età per fare un ulteriore salto di qualità.
▼- L’arrivo di Fajardo prima e di Slay poi ne ridurranno l’impiego inizialmente previsto da Recalcati e lo sposteranno più nello spot di ala piccola che non in quello di "numero 4". Molto generoso, rischia seriamente di illuminare tutte le luci del tabellone che indicano i falli commessi: un limite che deve per forza migliorare.

17 Simone COTANI (ala – 1981 – 2,01)

▲- La grinta c’è, così come la forza di volontà che ne ha sempre contraddistinto le esibizioni. L’area dei tre punti, diventata più ampia, potrebbe aiutarlo quando si tratta di attaccare il canestro, cosa che gli è sempre piaciuta, come di presidiare meglio il canestro a rimbalzo.
▼- Terzo anno a Varese, ma prospettive di impiego in repentina discesa, vuoi per l’abbondanza nel reparto dei lunghi, vuoi per una forma difficile da ritrovare dopo cinque mesi senza partite. L’allontanamento a 6,75 del tiro pesante, consiglia di ridurre le conclusioni da quella zona.

35 Ronald SLAY (ala-centro – 1981 – 2,03)
▲-
Capace di prestazioni oltre ogni limite (ricordate i 33 a Milano l’anno scorso), Slay è l’ennesima bocca da fuoco a disposizione di Recalcati. Buon tiro, presente (seppur non dominante) a rimbalzo, capace di far canestro in diversi modi come di scaldare il pubblico con il suo carisma.
▼- Serviva un difensore e intimidatore (Collins), è stato ripreso Ron-Ron che non ha queste caratteristiche. Dovrà dimostrare spirito di sacrificio insieme ai compagni e imparare che si possono passare anche due azioni d’attacco di fila senza toccare palla. Non ci sono i "numi tutelari" Pillastrini e Childress, tocca a lui dimostrare di aver attenuato le bizze giovanili, in campo e fuori.

Aggregati alla prima squadra: Gianmarco Bernardi (play – 1992 – 1,80), Fabio Lenotti (ala – 1992 – 1,92), Davide Zattra (ala-centro – 1994 – 2,01).
Allenatore: Carlo Recalcati. Assistenti: Guido Saibene, Matteo Jemoli.

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Pubblicato il 15 Ottobre 2010
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