Lettera di Natale, Porfidio: “Uno schiaffo alla libera concorrenza”

L'ex-consigliere comunale de La Voce della Città torna sulla questione della lettera inviata dal sindaco Farioli ai bustocchi con figli minori lo scorso Natale: "La Procura ha fatto il suo dovere ma la concorrenza non è stata rispettata"

Riceviamo e pubblichiamo la reazione dell’ex-consigliere comunale Audio Porfidio all’archiviazione dell’esposto da lui presentato da parte della Procura di Busto Arsizio in merito alla lettera che il sindaco invò lo scorso Natale ai cittadini di Busto Arsizio invitandoli a fare spesa all’Iper di Solbiate Olona dove avrebbero avuto uno sconto sui giocattoli acquistati.

Come spesso succede in certe circostanze, si suole dire che le sentenze si accettano e non si commentano. In merito alle lettere del Comune che sponsorizzavano la vendita di giocattoli IPER a Natale, la Guardia di Finanza ha concluso le indagini su incarico della Procura di Busto, rilevando che non sussiste alcun illecito in proposito avendo il Comune di Busto Arsizio concesso solamente un “patrocinio su carta” senza, cioè, sobbarcarsi alcun onere nel pubblicizzare una iniziativa natalizia promossa da IPER di Solbiate Olona.; onere che, stando alle verifiche accertate, si sarebbe sobbarcata la stessa IPER, non si sa bene come; con un contributo in denaro o altra provvidenza in natura? Questo non è dato di saperlo salvo che il Sindaco non sciolga la riserva..!

Resta il fatto indubitabile e incontrovertibile che il Comune ebbe ad inviare a tutte le famiglie bustocche, con figli minori a carico, altrettante lettere che invitavano i destinatari ad usufruire degli sconti praticati da IPER sui giocattoli in vendita nel periodo natalizio. Iniziativa di carattere sociale secondo il Sindaco Farioli che tiene a sottolineare la nobiltà della causa! A parte la non chiara questione dei costi sopportati in tutta questa vicenda, altrettanto sconcertante risulta la lesione del principio di libera concorrenza operata da una Pubblica Amministrazione nel favorire un privato in danno di altri privati concorrenti i quali, comunque, non avrebbero potuto godere del medesimo vantaggio promozionale in un periodo così particolare come quello natalizio.

Francamente, del tutto fuorviante e stucchevole appare la giustificazione del Sindaco Farioli nel ribadire che l’Amministrazione avrebbe favorito quella iniziativa per “consentire alle famiglie meno abbienti di poter comprare a prezzi accessibili giocattoli da regalare ai bambini”. Una motivazione opportunisticamente ammantata di nobiltà d’animo che lascia il tempo che trova…! La domanda sorge spontanea: come mai la stessa “nobile” iniziativa non l’ha promossa con altri esercizi pubblici che sarebbero stati disposti a praticare sconti convenienti sugli stessi articoli o di altra natura per venire incontro alle famiglie meno abbienti? Come mai allo scrivente che gestisce un’Agenzia assicurativa non è stata data la stessa opportunità dal momento che aveva avanzato una richiesta promozionale similare per le polizze assicurative a favore di famiglie meno abbienti? Non so se l’Autorità giudiziaria abbia potuto intervenire su questi aspetti di alterazione dei principi di libera concorrenza, ma sta di fatto che un Comune non poteva e non doveva, in alcun modo, favorire un privato rischiando di scontentare altri nelle stesse identiche condizioni. Le funzioni del Comune in materia di Commercio non si rivolgono uti singuli ma erga omnes, al fine di regolare le modalità di esercizio sul proprio territorio nel rispetto della normativa generale!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Marzo 2012
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