Elementare Galilei: i genitori accusano le scuole vicine

Grande delusione e molta rabbia tra quanti non potranno portare il figlio alla primaria di Avigno. Accusano di "politica di marketing " scorretta i plessi di Luvinate e Casciago

L'elementare GalileiL’Ufficio scolastico di Varese ha comunicato l’organico ai singoli istituti scolastici: tot alunni – tot insegnanti. Per l’elementari Galilei sembra finire definitivamente il sogno di riaprire i giochi per la sua prima mancata. Non si fanno sconti, il dirigente dell’Ust Merletti, già nell’incontro con i genitori, era stato categorico: "Le analisi si fanno sui numeri del 20 febbraio".
Già,  quel giorno, la primaria di Avigno non aveva raggiunto il numero minimo. Solo successivamente, appena risuonato il campanello d’allarme, c’era stata la grande mobilitazione per recuperare la speranza degli undici iscritti. Una ricerca organizzata con uno sforzo e una passione da parte di maestre e genitori che, alla fine, aveva premiato: ben 5 iscritti in più….
Tutto ciò, però, non è stato sufficiente e la notizia brucia tantissimo tra quanti si erano spesi in difesa di una storica realtà ( 60 anni compiti lo scorso anno) ben radicata in un tessuto sociale popoloso e coeso. 
La rabbia è tanta tra i genitori della Galilei che ritengono di essere rimasti vittima di una politica di marketing da parte di realtà limitrofe come sostiene, nei commenti al precedente articolo, Cristina:« PECCATO davvero PECCATO, per assurdi giochi non vedere mio figlio poter frequentare la scuola dei suoi genitori, la scuola del quartiere, una scuola a norma, sicura..Che sdegno dovere continuare a pagare da contribuente scuole limitrofe NEPPURE A NORMA e lasciare una struttura del genere senza la prima…» e Luisella : « la verità è che ad AVIGNO non si è voluta fare una prima elementare. Come mai tanti bambini sono stati dirottati in una scuola elementare di un paese vicino affinchè si facessero due classi prime? Forse qualcuno che ha potere decisionale, con qualche interesse personale, ha preferito che non ci fosse una prima ad Avigno ma due in un paesino limitrofo, dove, non vi è al momento neppure l’aula dove ospitare la seconda classe prima»
L'elementare di LuvinateLe due scuole sotto accusa sono le vicine Sant’Agostino di Casciago e Pedotti di Luvinate: « È un’accusa sbagliata – commenta il preside Antonellis che è anche reggente del comprensivo di Comerio – L’amministrazione di Luvinate, dopo che lo scorso anno aveva rischiato di non fare la prima, ha avviato una politica attenta e incentivante che ha sicuramente premiato: gli spazi per realizzare due prime ci sono. Quanto a Casciago, le notizie non sono corrette: i bambini della primaria sono oggi a Villa Valerio, in un’ala della media, in locali perfettamente a norma. Comunque,i bambini che non si sono iscritti alla Galilei hanno fatto scelte verso il centro di Varese».

Il timore generale è che sia l’inizio della fine della scuola: dice Elena: « Mio figlio è un "trollino". L’idea che tra due anni possa anche lui non poter accedere alla Galilei per una gestione così stupida delle risorse scolastiche mi fa arrabbiare. Se una scuola non è a norma per ospitare due prime elementari, non può accettare iscrizioni in sovrannumero. Punto. Altrimenti denuncia! La scuola non è un supermercato».

 

« È una paura infondata – assicura il preside – abbiamo già visto in passato mobilitazioni come nel caso della Settembrini o della Pedotti di Luvinate, realtà che hanno vissuto un anno di appannamento e sono ripartite con più slancio di prima. Sicuramente questo è un risultato che non si dovrà più ripetere: il prossimo anno si dovrà lavorare bene d’intesa con la materna e far conoscere il valore di questo plesso e del suo corpo insegnanti. Non fare una prima non significa chiudere la scuola».

In passato, altre piccole comunità si sono mosse in difesa della propria scuola come la mobilitazione che venne fatta per la Foscolo o per la Settembrini di Velate o per la Cairoli di Biumo . Ci sono scuole, invece, che hanno chiuso per la progressiva diminuzione di alunni come alla scuoletta della Rasa o la De Amicis di Valle Olona: « La Galilei continua a essere un esempio positivo – taglia corto Antonellis – il suo territorio non rimarrà pensalizzato se faremo tesoro di questa esperienza».

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Pubblicato il 20 Aprile 2012
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