Protesta degli autotrasportatori: un uomo minaccia di darsi fuoco
I dipendenti della ditta Maggi srl di Clivio hanno bloccato la SP3 fermando almeno una quindicina di camion. Un uomo si cosparge di benzina ma viene fermato in tempo
Tragedia evitata questa mattina lungo la provinciale 3, tra Gaggiolo e Clivio.
Gli autisti della ditta di autotrasporti Maggi srl di Clivio (gli stessi che avevano organizzato il presidio di protesta davanti alla Provincia qualche mese fa) sono rimasti in strada per protestare contro il mancato pagamento di trasferte, quattordicesime e tredicesime dal 2011 fino ad oggi.
Una quindicina di camion sono stati fermati dai lavoratori lungo la strada provinciale e gli autisti sono scesi dai mezzi occupando la sede stradale, costringendo gli automobilisti della zona a procedere a passo d’uomo.
Durante la mattinata, a un certo punto della protesta , un uomo di 56 anni si è cosparso di benzina e ha minacciato di darsi fuoco. Solo l’intervento degliagenti della polizia stradale è riuscito a evitare il gesto disperato. «Era da molti mesi che non prendeva lo stipendio, ed era appena arrivato l’uficiale giudiziario a intimargli lo sfratto». Spiegano i colleghi in sciopero, che è proseguito ancora nel pomeriggio.
I lavoratori spiegano la loro situazione come insostenibile: «Hanno tolto mille euro ai nostri stipendi. Le tredicesime che ci devono da allora le stiamo ancora aspettando. Ci hanno dato delle lettere d’accordo, dove l’azienda prometteva di darci le tredicesime prima all’inizio del 2012, poi enrtro marzo 2013, e ancora non è arrivato niente. Uno dei lavoratori che ha fatto lo sciopero della fame davanti alla prefettura, Livio, è stato pure licenziato – Raccontano – E intanto l’azienda, che continua a dire che è in crisi, usa per i trasporti una cooperativa edile di Campobasso».
I lavoratori, quasi tutti romeni e moldavi, hanno così protestato con la lunga fila di camion davanti all’azienda, per avere risposte: gli autoarticolati hanno continuato per tutto il giorno a rimanere sul ciglio della strada, costringendo il traffico su una sola carreggiata, regolato però dalla polizia stradale. «Non c’è stato nessun accordo sindacale, perchè non c’è stato alcun accordo aziendale. Per i lavoratori siamo riusciti a siglare solo delle lettere d’impegno tra le rappresentanze dei lavoratori e dell’azienda (la Asea) che sono state disattese dalla ditta, che non si rende disponibile. Ancora si cerca di capire se l’azienda ha i soldi o non ce l’ha per pagarli. Questa storia non si incanala in una normale stato di crisi» spiega Innocenzo Saverio, della Filt Cgil «Ma non possiamo fare molto di più, perchè qui si dovrebbe adire alle vie legali, l’avvocato in Cgil c’è ma nessuno di loro lo richiede».
La proprietà non commenta con i giornalisti: ma ha ricevuto il sindaco di Clivio Ida Petrillo, nel cui territorio ha sede la ditta "Scuderie Maggi" specializzata nel trasporto di alimentari, che aveva raggiunto i lavoratori in sciopero davanti ai cancelli della ditta e che ha dato disponibilità come mediatore tra le parti anche ai rappresentanti dell’azienda. A conclusione della giornata, l’azienda ha poi parlato con il delegato Filt De Carlo, ma senza risultati positivi: «Non, c’è al momento alcuno spazio per la trattativa» ha commentato all’uscita il rappresentante sindacale. I lavoratori hanno così deciso di proseguire ad oltranza, lasciando i camion sul selciato della strada.
Nella serata, i lavoratori sono stati convinti a spostarsi dalle forze dell’ordine: i 17 camion per la notte sono stati "ospitati" nel parcheggio per i camion della dogana di Gaggiolo. Per domattina alle 11 è previsto un incontro dei lavoratori con il prefetto.
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