Due settimane di successi per Ticino Musica
Il livello dei concerti ha avuto quest'anno riscontri positivi dalla critica, dagli esecutori entusiasti di suonare nei luoghi scelti dal Festival
Due settimane di masterclass, concerti, musica e passione: anche quest’edizione di Ticino Musica è stata ricca di spunti e di soddisfazioni per gli studenti provenienti da tutto il mondo (giunti persino dall’Australia, dal Brasile e dalla Costa Rica), per il pubblico e per gli organizzatori.
Il livello dei concerti, quest’anno, è stato veramente alto e ha avuto riscontri positivi dalla critica, dagli esecutori entusiasti di suonare nei luoghi scelti dal Festival ma anche dal pubblico, che ha seguito con grande interesse la manifestazione, segno che Ticino Musica è diventato ormai una realtà consolidata nel panorama musicale e culturale ticinese. Alcuni di questi appuntamenti sono stati registrati da Rete Due, che è sempre un partner molto importante.
Un vero successo è stata la collaborazione con il LAC, sia per quanto riguarda la musica contemporanea, che i pranzi in musica e l’Opera lirica internazionale Silvio Varviso, che quest’anno si è concentrata su Così fan tutte di Mozart registrando un ampio apprezzamento in tutti gli appuntamenti previsti, da Sorengo a Biasca e al Teatro del Gatto ad Ascona, senza dimenticare la prima nell’Aula Magna del Conservatorio della Svizzera italiana. Per i prossimi anni la Direzione artistica e musicale dell’Opera studio ha deciso di concentrarsi sulla Trittico di Rossini, formata da La Cenerentola, il Barbiere di Siviglia e L’italiana in Algeri.
Da sottolineare, fra tutti i concerti sparsi in quindici località in tutto il Ticino, tutti di altissimo livello, il concerto con i Quintetti di Mozart e Beethoven eseguito da cinque docenti delle masterclass, e poi quello con i partecipanti al Laboratorio di musica contemporanea diretto da Oscar Bianchi al Museo Vela, dove l’ensemble diretto da Arturo Tamayo ha saputo fondersi bene con gli spazi del Museo, creando delle coreografie rinforzate dalla presenza di Alessia Della Casa, la quale in qualità di danzatrice e di Direttrice di Ticino in Danza ha collaborato con il Festival.
Di grande effetto anche i due concerti svoltisi nei due alberghi presso il Bellevue au Lac di Lugano e La Tureta di Giubiasco. Location stupende, come la chiesa della Madonna di Rovio dove si è svolta la molto seguita e apprezzata l’openclass di flauto. Indimenticabili, poi, il concerto del vincitore della Primavera di Praga Huw Morgan, che proprio il giorno prima aveva ritirato un premio in Finlandia e il Recital di arpa di Anaïs Gaudemard, premiata al Concorso internazionale ARD München 2016.
Tutto nasce dalle masterclass, i corsi di alto perfezionamento che Ticino Musica offre ai suoi partecipanti, un investimento sul loro futuro. Quest’anno le iscrizioni sono state copiose, soprattutto per quanto riguarda le masterclass di clarinetto, corno, violino e tromba. È su questo che il Festival punta, da questa base nascono i concerti offerti al pubblico. Vedere che i partecipanti se ne vanno soddisfatti, contenti, arricchiti da un punto di vista professionale e umano, è la soddisfazione più grande. Quindi Addio a Ticino Musica 2017, arrivederci a Ticino Musica 2018!
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