«Così ho voluto portare la speranza dentro a quest’aula»

L’autore, famoso per i dipinti di Caravaggio riprodotti in città, racconta l’opera

«Solo nel passato vedo il vero futuro». Per questo Andrea Ravo Mattoni, autore tutto varesino che ha cominciato presto l’arte di strada e ora decora importanti edifici, ha accolto in maniera positiva la scelta di questo soggetto per il murales dell’aula “E“ del tribunale.

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Artemisia Gentileschi, il dipinto 4 di 7
Artemisia Gentileschi, il dipinto

L’aula protetta. La sala che si trova proprio dietro la sua Artemisia Gentileschi, la pittrice del Seicento che venne violentata all’età di 18 anni e che finì al centro di un umiliante processo, addirittura torturata, col rischio di perdere le dita.

«È la storia di una donna emancipata che nel Seicento ha dimostrato, grazie alla sua pittura, di poter andare oltre. Il dipinto rappresenta un messaggio: il mio è un lavoro di educazione, alla storia dell’arte e alla strada», spiega Mattioni.

«Ecco anche questo dipinto è un ponte per le persone che solcheranno quest’aula e che possono vedere in una donna del Seicento, una persona che ce l’ha fatta».

«E se ce l’ha fatta lei, nel Seicento, perché non avere speranza nel 2019?», conclude Ravo.

In questo il passato può essere utile per raggiungere tappe inaspettate.

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Pubblicato il 29 Marzo 2019
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Artemisia Gentileschi, il dipinto 4 di 7

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