I fuochi, le barelle, il pallone: a Sant’Eusebio arriva la festa
Cento volontari al lavoro da un mese e mezzo per preparare una delle feste più amate del Varesotto. Mercoledì 31 luglio c'è l'incendio del pallone simbolo del martirio, mentre il 1 agosto il clou è lo spettacolo pirotecnico delle 23
Ci vogliono le mani, le braccia e le teste di cento persone per realizzare una delle feste più sentite del Varesotto.
Il 1 agosto è il giorno della Festa di Sant’Eusebio e a Casciago arrivano persone da ogni parte della provincia per una serata resa magica dallo spettacolo pirotecnico che chiude le celebrazioni.
I veri casciaghesi sanno che la festa Sant’Isóbi comincia il giorno prima. Il 31 luglio c’è infatti, intorno alle 21 davanti alla chiesa, il rito dell’accensione del pallone votivo simbolo del martirio. Da Vercelli, dove il santo che ha portato in Italia il culto della Madonna nera è sepolto, arriva a Casciago la fiaccola portata a piedi da una staffetta di ragazzi e ragazze: una tradizione che esiste da una ventina d’anni, da quando don Natale Monza coinvolse i giovani dell’oratorio e diede il via a quello che ormai è un rito consolidato e partecipato.
Il clou della festa per tutti è il 1 agosto, quando per tutto il giorno ci si alterna tra momenti di preghiera, con Messe a tutte le ore del mattino, con particolare attenzione per la celebrazione delle 10.30, che sarà presieduta dal Vicario Episcopale della zona di Varese Monsignor Giuseppe Vegezzi, occasione per salutare e ringraziare don Norberto Brigatti che lascerà a settembre la comunità pastorale dopo 11 anni e nel contempo per dare il benvenuto al nuovo parroco don Emilio Rimoldi. Alle 16 è previsto il tradizionale appuntamento con il corteo delle barelle che percorreranno le vie del paese colorate a festa, con le coccarde appese a cancelli e a bordo strada e l’incanto a seguire, alle 21 ci sarà il rosario, mentre lo spettacolo pirotecnico è atteso per le 23, con i fuochi sparati come la scorsa edizione dal prato di via Pascoli (indicazione indispensabile per godere appieno dello spettacolo). Sia mercoledì che giovedì sarà aperta la pesca di beneficenza e il ricco banco gastronomico, con la specialità da non perdere del dolce di Sant’Eusebio.
La tradizione della festa perde le sue tracce nei secoli ed è organizzata grazie al lavoro di un’ampia squadra di volontari che si danno appuntamento un mese e mezzo prima dell’evento per cominciate a preparare, studiare la logistica e organizzare gli spazi. Ci sono quelli che hanno alle spalle ormai decine e decine di Sant’Eusebio (i vari Baroni, Gandini, Bacilieri, Colombo, Rovera solo per citarne alcuni) e bambini che vivranno il loro primo Sant’Eusebio nel 2019, pronti a portare avanti una tradizione millenaria sempre più viva e amata da casciaghesi e non.
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