Guttuso “fa volare” villa Mirabello

Sono oltre 7000 in tre mesi i visitatori del museo, trainati dalla mostra di Guttuso. Il punto della situazione dalla curatrice, Serena Contini

Guttuso a Varese, le ultime ore dell'allestimento

C’è soddisfazione nel viso di Serena Contini, responsabile ufficio ricerca e sviluppo del patrimonio culturale del comune di Varese ma soprattutto curatrice della mostra “Renato Guttuso a Varese” che dal 18 maggio anima il museo di Villa Mirabello, per tanti anni “cenerentola” dei musei varesini malgrado la sua centralità, visto che è all’interno dei giardini estensi.

La mostra ha superato infatti abbondantemente i 7000 visitatori in tre mesi, e sta portando la struttura al suo record: «I numeri più altri per villa Mirabello, fino ad ora, sono stati di 10.000 visitatori in un anno – spiega la Curatrice – Tra l’altro, grazie a una mostra non artistica, ma scientifica: “Piante Guerriere”».
Se la media dovesse mantenersi per i prossimi tre mesi di apertura della mostra, quel record annuale verrebbe quindi polverizzato.

Tutto ciò grazie anche a una affluenza costante, che non è diminuita durante il mese di agosto: nel solo giorno di ferragosto sono entrate infatti 119 persone, un numero che veniva negli altri anni raggiunto a malapena nell’intero mese.

Guttuso è un grande traino per un museo sottovalutato, lo dimostrano anche alcune delle recensioni su Tripadvisor delle ultime settimane, come queste:

Una piacevole scoperta
Ci siamo recati a Villa Mirabello per visitare la mostra di Guttuso (interessante, ben strutturata, con spiegazioni dettagliate riguardo le opere e la vita dell’artista).
Trovandoci in loco abbiamo visitato il museo archeologico: un piccolo gioiello. Ricco di reperti dalla preistoria all’epoca romana ritrovati nelle provincie di Varese e Milano, con pannelli esplicativi chiari e non banali. Da visitare!

“Mostra di Guttuso decisamente interessante”
Molto interessante la mostra di Guttuso: le opere sono una trentina (tra cui la celebre Spes contra spem) e molto ben spiegate. Visto anche il prezzo davvero davvero basso (5 euro intero, 3 il ridotto) vale senza dubbio una visita. Sempre interessante anche la permanente con reperti archeologici del territorio e la famosa mummia.

«Ci sono mostre che hanno avuto meno di mille ingressi in totale, i numeri questa mostra sono davvero importanti per il museo» spiega Contini «La maggior parte dei visitatori arriva dalla provincia di Varese, poi arriva Milano e la provincia, e infine ci sono i visitatori esteri: in questa estate soprattutto europei,  soprattutto da Germania e Francia, anche se nei primi tre mesi abbiamo avuto anche visitatori australiani».

I visitatori da fuori Varese ci sono arrivati perlopiù con il passaparola. Anche perchè «A Milano la campagna di manifesti sta arrivando ora: promuoverà, in contemporanea, le mostre varesine di Guttuso e Scully».

Guttuso a Varese, le ultime ore dell'allestimento
Serena Contini (a sinistra) nelle vesti di curatrice, nelle ultime ore prima dell’inaugurazione della mostra, il 18 maggio scorso

I PROSSIMI TRE MESI DEDICATI ALLE SCUOLE E ALLE APERTURE SERALI

I prossimi tre mesi di apertura saranno caratterizzati dalle scuole e dagli orari prolungati: «Per incentivare un nuovo tipo di visitatori a settembre e ottobre stiamo tenendo il museo aperto fino alle 23 il venerdi, e fino alle 20 la domenica – spiega Serena Contini – Abbiamo organizzato anche visite guidate speciali con aperitivo, e in ogni caso il bar di villa Mirabello (Il Balthazar in the park, del celebre Skizzo, ndr) è aperto fino alle 22».

Ma non solo: «Ora possiamo aprire finalmente la mostra di Guttuso alla scuola: essendo stata inaugurata il 18 maggio, non avevamo ancora potuto interagire con il sistema scolastico. Ma per l’apertura delle scuole abbiamo proposto a istituti superiori e agli studenti dell’ultimo anno delle medie di venire a visitare la mostra con dei ciceroni speciali: i ragazzi della terza liceo classico Cairoli, che si prepareranno con noi ad un esperienza di alternanza scuola lavoro fortemente voluta dal preside Consolo, che ringraziamo».

Continueranno, comunque, gli incontri di approfondimento su Guttuso: « fino ad ora abbiamo affrontato degli approfondimenti sulle sue opere “la Fuga in Egitto” al sacro Monte, e “Spes contra Spem”, e abbiamo ricordato il decennale della scomparsa del suo principale collezionista, Francesco Pellin, la cui fondazione ci ha dato in prestito i dipinti in mostra  – conclude Contini – Ne stiamo organizzando altri per quest’autunno, di cui ancora non anticipo nulla».

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Pubblicato il 17 Settembre 2019
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