Più Gallarate: “10mila nuovi alberi per una città sostenibile”
Le proposte per rendere più sostenibile Gallarate di Sonia Serati e la lista Più Gallarate, dalla piantumazione di 10mila alberi all'economia circolare
Addio alla plastica monouso, acqua più pulita, attenzione al verde pubblico piantando 10mila alberi e meno aree dismesse e molto altro: questo l’impegno di Più Gallarate, la lista a sostegno della candidatura di Sonia Serati a sindaca di Gallarate, per rendere la città più sostenibile.
Una città con meno plastica e con acqua pulita
Il primo passo secondo Serati e i suoi è diminuire l’utilizzo della plastica monouso, a partire dal municipio, dalle scuole e dagli eventi organizzati dal comune: l’amministrazione, inoltre, sosterrà i commercianti intenzionati ad abbandonare la plastica monouso, «creando gruppi di acquisto tra più realtà per la fornitura di materiali sostenibili».
Il contrasto al consumo di bottigliette di plastica è fattibile anche rendendo l’acqua del rubinetto più pulita, che comporterebbe anche un’occasione di risparmio per le famiglie meno abbienti: «Si può anche informare sul funzionamento dei depuratori con filtro e osmosi inversa, che possono variare il contenuto di sali disciolti nell’acqua del rubinetto».
“Pianteremo 10mila alberi”
E come contrastare l’inquinamento cittadino? La soluzione per Più Gallarate consiste nel piantare più alberi possibili. «Intendiamo piantare almeno 10mila alberi; l’investimento in questa attività non è da considerarsi una perdita, in quanto è stimato che per ogni euro investito il ritorno sia di circa 3 volte. Ogni albero può assorbire 150 kg di anidride carbonica all’anno: ciò significa che servono più di 7 alberi a persona solo per controbilanciare l’impronta alimentare».
Sempre in ottica green, la lista è intenzionata a installare le centraline “Arianna” nelle scuole e negli edifici pubblici, in modo da controllare la qualità dell’aria e trasmettere i dati in tempo reale su un’applicazione apposita, oltre al miglioramento delle indicazioni e dei sentieri del Parco del Ticino.
Come ridurre le aree dismesse visto che il 73% del suolo gallaratese è già edificato? Fornendo incentivi per riqualificarle, creando concorsi di idee e bandi per trovare nuove destinazioni d’uso agli edifici abbandonati, consentire la costruzioni in aree libere solo in cambio di una «riconversione a verde del doppio di aree già costruite». Le aree dove sarà prioritario intervenire sono Palazzo Minoletti, l’ospedale di Gallarate, l’ex caserma aeronautica e area Borgomaneri.
L’economia circolare
Per Più Gallarate dallo sviluppo dell’economia circolare conseguirà il bene dell’ambiente e delle attività ad essa collegate, oltre a minori costi di smaltimento, che si traducono indirettamente in «meno tasse».
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