Quattordicesimo centro odontoiatrico in Africa per Dino Azzalin e Apa

Il medico e poeta varesino, tra i fondatori di Apa (Amici per l'Africa), ha inaugurato in Tanzania e in Kenia altri due centri per garantire le cure odontoiatriche ai meno abbienti

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Sono dodici i progetti odontoiatrici ideati, seguiti, realizzati da Apa (amici per l’Africa) nel continente africano e due in fase di attuazione in poco più di vent’anni e tutto grazie al lavoro dei volontari di Apa veri e propri “cavalieri del bene” che lavorano in silenzio per ridare sorrisi e speranze agli ultimi e ai più poveri.

La carie e la malattia parodontale sono sicuramente meno importanti della fame, ma sono disturbi diffusi ampiamente in tutto il mondo, e non in tutto il mondo ci sono strutture e personale adeguati alla loro cura. Non potersi curare i denti, oltre al dolore, significa anche non poter mangiare, oltre a determinare un impoverimento generale dell’organismo e a favorire l’insorgenza di numerose altre patologie. In particolare in Africa questa situazione genera precarietà sanitaria e contribuisce a diminuire la qualità della vita delle persone.

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Apa questo lo sa bene ed è per questo che dal 1992 in Kenya ha cominciato la propria attività, grazie all’intuizione di Dino Azzalin, fondatore e attuale presidente di Apa,(che ha sede a Varese) fornendo cure odontoiatriche alla popolazione locale presso il “Consolata Hospital” di Nkubu. Da quella prima missione si è gradualmente sviluppata una squadra sempre meglio assortita, che ha contribuito a ridare letteralmente il sorriso a chi chiedeva loro aiuto.

L’attività degli Amici per Africa, ma che in lingua Swahili vuol dire “giuramento”, si è man mano sviluppata anche in Etiopia e Tanzania e, tenendo quindi fede a questa virtuale alleanza con il popolo africano ha contribuito in maniera attiva al sostentamento sanitario di questi paesi. Il termine propositivo che da sempre ha mosso le missioni di Apa riguarda non solo dare assistenza sanitaria ma promuovere e sostenere la formazione di personale locale che possa successivamente operare autonomamente per fornire il servizio sanitario alla popolazione.

E proprio Dino Azzalin in questi giorni per “inaugurare” gli ultimi progetti il primo avviato in Tanzania, nel villaggio Mikumi, il secondo in fase di attuazione a Morogoro 200 km circa da Dar Es Salaam e poi andrà in Kenya dove con il dottor Angelo Fioretti di Chiari (Brescia) volontario APA apriranno la prima missione di un progetto nuovo di zecca, a Kiamuny, nel distretto di Nakuru, nel dispensario medico gestito dalle suore di Madre Rubatto.

Come accade spesso in Africa, le strutture sanitarie e gli operatori non sono sufficienti per assistere adeguatamente tutta la popolazione locale, l’APA che è una Associazione sanitaria, libera, laica, aconfessionale, areligiosa ha realizzato in questi anni un vero e proprio team di odontotecnici, medici, odontoiatri, igienisti, assistenti, volontari sostenitori, pronti a soccorrere quanti hanno bisogno di ascolto e di cure. Donare è una equazione la cui aritmetica è perfetta e chi aiuta verrà ripagato, magari domani, tra un mese o tra cent’anni, perché la Natura dello scambio salda sempre debiti e crediti, e lo fa in modo imperscrutabile e segreto per controbilanciare la cultura dello scarto, dell’esclusione e della indifferenza, in un’epoca dove la guerra, l’insostenibilità di un progresso scorsoio e delle disuguaglianze sociali, sembrano dettare le loro condizioni.
L’Apa insegna che la felicità è anche questo e una esistenza materiale se non è accompagnata da una crescita interiore porta al fallimento del senso della vita stessa. E come dice il grande poeta di Zocca, “bisogna dare un senso a questa vita anche se a volte un senso non ce l’ha”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Giugno 2022
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