La siccità continua: “L’acqua non riesce più a rigenerarsi”
Continuano a scendere le riserve idriche disponibili. Nel frattempo gennaio ha fatto registrare temperature di 1,5 gradi sopra la norma
«La perdurante crisi idrica del Nord Italia non è una transitoria stagione siccitosa ma la conseguenza di un ciclo idrico ormai incapace di rigenerarsi». Sono queste le parole di Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue, per commentare gli ultimi bollettini sulle risorse idriche. Su quelle tabelle, ormai da mesi, si continua a vedere il segno meno e anche questa settimana la situazione è peggiorata.
Nel bacino del Verbano l’acqua disponibile tra Lombardia, Piemonte e Svizzera è diminuita di un altro 5% con un totale di risorsa disponibile di 613 milioni di metri cubi, il 55% in meno rispetto ad una stagione normale. Certo, quest’anno va un po’ meglio rispetto all’anno scorso, grazie soprattutto alla neve che è caduta -poca- ma di più. Nel 2022 in questo periodo il manto nevoso conteneva 189 milioni di metri cubi di acqua, quest’anno sono 250. Una magra consolazione però se si pensa che la media del periodo sarebbe di 783.
Alla luce di questa situazione la carenza di acqua fa sempre più paura. «Il Nord-Ovest –aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI- è la testimonianza di come una crisi idrica ormai consolidata non possa risolversi con qualche precipitazione. Le speranze idriche per i prossimi mesi sono riposte nella neve caduta in montagna, il cui scioglimento è però condizionato da un andamento delle temperature, ormai imprevedibile».
Temperature che sono e rimangono mediamente alte. Al netto infatti di questa momentanea ondata di freddo le temperature medie rimangono superiori alle medie. Il Centro Geofisico Prealpino ha infatti diffuso il rendiconto meteo del mese di gennaio che “ha fatto registrare temperature 1.5°C superiori alla norma del trentennio 1991-2020”, si legge sul documento. Un mese in cui “le precipitazioni sono state solo il 37% rispetto alla media e prosegue quindi il pesante deficit idrico lasciato dal 2022” che così ammonta a meno 762 mm.
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Forza e coraggio che a primavera piscine in offerta nei numeri centri commerciali.
Voglio vedere quando ognuno verrà toccato sul personale, su questo o altro.
Cosa che dovrebbe già esserlo, da sempre.
Però fino a quando il problema non varca la propria porta di casa, o non si sa che esiste o ci deve pensare qualcun altro.
Tutti come il piccolo principe sul proprio sferoide roccioso personale…
Dopo quando il “problema” varca l’ingresso di casa…, LA TRAGEDIA UNIVERSALE! LA FINE DEL MONDO!
Prima dove erano tutti? Sotto anestetico per cavalli?
Dopo si disperano!
Dopo piangono!
Tutti impavidi guerrieri, il sottoscritto a rimuovere quibtali di immondizia.
L’Arnetta? Una fogna a cielo a perto piena di munnezza.
Manco unonche dice qualcosa, almeno per quanto riguarda la salute pubblica.
Mamma mia che grande nazione l’italia.
MENDICANTI DEL NEURONE.