Val Formazza, squadre al lavoro per ricercare la seconda vittima della frana
Lunedì il recupero del corpo di Marilena Bertoletti. Tecnici al lavoro con un laser scanner per individuare Matteo Barcellini
Sarà un “laser scanner” in uso ai geologi lo strumento utilizzato per consentire alle squadre di terra – composte da vigili del fuoco soccorso alpino e Guardia di Finanza – di recuperare la salma di uno dei due escursionisti morti domenica scorsa durante un’uscita in alta Val Formazza.
Le operazioni di verifica sul fronte della frana si completeranno dopo le 10 di oggi, martedì, e già però attorno alle nove le squadre di ricerca imbarcate sugli elicotteri vengono avvicinate al punto di ricerca. In attesa quindi del via libera per poter operare sul versante franato, che si trova nella zona a valle del rifugio città di Busto Arsizio a 2400 m.
Nel corso delle osservazioni con i droni nella giornata di ieri, infatti, erano stati ritrovati degli indumenti che appartenevano alla seconda vittima della frana, mentre il corpo della ragazza è stato trasportato a valle in elicottero. Ventiquattro ore dopo la frana, soccorritori sono infatti riusciti a recuperare il cadavere di Marilena Bertoletti, 31 anni, una delle due vittime del distacco di sassi avvenuto nella zona del Piano dei Camosci. Poco distante dal cadavere di Bertoletti, i soccorritori hanno individuato alcune tracce biologiche presumibilmente riconducibili a Matteo Barcellini, 35 anni.
Dopo la frana, il Comune di Formazza chiude il sentiero G41 dai Sabbioni al Città di Busto
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