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A Casciago la presentazione de “I Cristalli di Allah” dell’ex professore del Liceo Cairoli Mauro Vallini
La presentazione è in programma sabato 16 novembre alle ore 18 a Villa Castelbarco a Casciago nel quadro del mese della cultura organizzato dall’amministrazione comunale chiamato “Casciago d’autore”
Da professore di scienze al Liceo Classico di Varese ad autore di romanzi. Mauro Vallini, classe 1948, residente a Casciago, ha insegnato per tanti anni al Cairoli fino al 2006, anno nel quale è andato in pensione.
Autore di diversi libri di testo, ha realizzato anche lavori di ricerca sul lago di Varese e sul territorio varesino. Appassionato di musica, suona la tastiera ed è impegnato nel sociale. Per Macchione ha pubblicato il suo primo romanzo, “I Cristalli di Allah”, dove ha inserito tanti aspetti che derivano dalla sua esperienza di professore, dalla sua vita privata e del territorio dove ha vissuto e dove ha viaggiato. La presentazione è in programma sabato 16 novembre alle ore 18 a Villa Castelbarco a Casciago nel quadro del mese della cultura organizzato dall’amministrazione comunale chiamato “Casciago d’autore”. Dialogherà con il professor Vallini la consigliera comunale delegata alla Cultura Cristina Pisoni.
È lo stesso professor Vallini a presentare il suo lavoro: «Per me, abituato a scrivere testi scolastici e relazioni scientifiche, libri e testi multimediali su ricerche nell’ambiente, non è stato per nulla facile scrivere un romanzo. In ciò che ero abituato a scrivere sono necessarie le fonti e le conoscenze, la bibliografia ed il confronto con i dati ricavati da lavori precedentemente svolti da altri autori. Per un romanzo le necessità sono soprattutto la costruzione di una trama e la coerenza con essa, la caratterizzazione anche psicologica dei vari personaggi. Per questo di grande aiuto mi è stata una cara e paziente amica, lei stessa autrice di un romanzo e un paio di raccolte di racconti. Un aiuto veramente essenziale nella correzione di errori e svarioni che avevo fatto nella stesura originale del romanzo, al punto che potrei definirla in buona parte coautrice. Grazie, carissima, per l’aiuto che mi hai dato».
«È un romanzo difficile da catalogare in una ben determinata tipologia. È in parte un fantasy perché tratta di ipotetici cristalli dotati di straordinarie proprietà fra cui quella di dar luogo a reazioni di fusione nucleare. Questi cristalli, furono scoperti casualmente nel 1988 da Luca Guidi – il personaggio principale del racconto – in una grotta delle montagne dell’Asir in Arabia Saudita. Il romanzo è anche un “viaggio” che Luca, un ingegnere dipendente di una multinazionale e con contratto di lavoro in Arabia, compie tra il presente – il 2018 – e il ricordo di un passato – dal 1988 – ricco di momenti di felicità ma anche di grande tristezza».
«È anche la storia d’amore tra Luca e Aisha moglie e poi madre di tre figli, Alessandro, Andrea e Rasha. Incrociano le loro vite con i due sposi la famiglia di Aisha – il padre Malik Kumar, docente presso l’ateneo di Siena, la madre Beatrice Anselmi, insegnante di latino e greco in un liceo classico sempre a Siena e il nonno Franco Anselmi – uomo di grande spessore umano e culturale, ex partigiano e certamente “non di destra”. Altri personaggi, non di secondario interesse, gravitano intorno a Luca e Aisha nella storia: Antonio Scaccia, operaio specializzato e grande amico di Luca, sua moglie Imma e la figlia Emanuela – prosegue Vallini -. La narrazione si tinge di dramma quando, prima il nonno Franco, poi Aisha, in seguito Malik e infine Beatrice muoiono, lasciando Luca solo con il suo dolore. Il racconto è anche un’occasione per descrivere luoghi e paesaggi dell’Arabia ma anche della Toscana, la verdeggiante campagna toscana nei pressi di San Gimignano dove sorge la fattoria, poi azienda agricola “Ai Cipressi”, sito in cui è presente l’abitazione della famiglia di Aisha. E infine di Milano e del Varesotto».
«È, in parte, un saggio scientifico in quanto le ricerche e le analisi effettuate da Luca, dal dottor Ahmed – un chimico a capo del cantiere di lavoro in cui è impegnato il Guidi e suo prezioso amico – dai professori Harad e Quadri, docenti universitari rispettivamente a Jambu e Riad e a Milano, seguono una rigorosa metodologia sperimentale, come se i cristalli esistessero veramente. I concetti e i termini scientifici sono poi spiegati nell’appendice al romanzo. Ma è, forse e soprattutto, un insieme di intrighi politici ed economici perché un utilizzo dell’energia ricavata da reazioni di fusione nucleare senza emissione di radiazioni creerebbe problemi enormi agli Stati e alle multinazionali che estraggono e utilizzano fonti di energia quali petrolio, carbone e gas metano. Quindi, in particolare, l’Arabia vorrebbe ottenere il monopolio sui cristalli ma per impedirne, almeno in una prima fase, l’uso. Quando Luca scopre la presenza dei cristalli anche in Italia la vita per lui si complica notevolmente. Non voglio però suggerire altro del romanzo, lasciando ai lettori il gusto di scoprirlo leggendo il libro “I Cristalli di Allah” pubblicato da Macchione editore».
La presentazione è in programma sabato 16 novembre alle ore 18 a Villa Castelbarco a Casciago nel quadro del mese della cultura organizzato dall’amministrazione comunale chiamato “Casciago d’autore”.
I prossimi eventi
Sabato 23 novembre alle 18 Fedrico Bianchessi e Fausto Bonoldi presentano “Mi-Va, lunga storia d’amore tra Milano e Varese”: la speciale storia d’amore intrecciata tra due città e due territori non soltanto contigui, ma legati da affinità radicate e a volte sorprendenti come Milano e Varese. Rarissimo caso italiano di un vicinato assai più baciato dalle reciprocità che non dalla rivalità.
Sabato 30 novembre alle 18 Santo Cassani presenta il suo “De Beate Vita”: l’autore, attraverso una ricca raccolta di fonti e un’analisi minuziosa, propone un’ipotesi sull’identificazione del Rus Cassiciacum, dove Sant’Agostino soggiornò nel 387 prima del battesimo: si tratta della Casciago di Varese o di Cassago in Brianza?