Galli (Confartigianato): “È urgente un piano vaccini per le imprese”
L'associazione di via Milano lancia una nuova community per vincere la solitudine degli imprenditori. Il presidente a tutto campo su formazione, Its e vaccini

Non è solo l’ala destra a soffrire di solitudine, ma anche l’imprenditore. Se poi è micro o piccolo quella solitudine sotto la minaccia del Covid si può trasformare in autentica angoscia per il futuro.
Il presidente di Confartigianato Imprese Varese, che è anche un imprenditore metalmeccanico, vista la stazza da Gunnar Nordahl, potrebbe essere potenzialmente un centravanti di sfondamento, ma forse Davide Galli non ha mai giocato al calcio. Eppure in questa fase politica interlocutoria, almeno lui, con la pacatezza che lo contraddistingue, prova a sfondare il muro di nebbia che impedisce alle tante imprese del territorio di guardare oltre la quotidianità. Galli va in gol su tre temi fondamentali: la solitudine, appunto, delle imprese, il mondo della formazione e la campagna vaccinale.
LE IMPRESE HANNO BISOGNO DI COMUNITÀ
Confartigianato sta creando una community per le imprese associate, dividendo nel sito internet dell’associazione la parte istituzionale e di rappresentanza da quella dei servizi. «Quando è venuto a mancare il lavoro – ha spiegato Galli – ci si è accorti che le imprese erano sole. Tutte le iniziative prese, per quanto ineludibili, spesso sono passate sopra le esigenze delle imprese soprattutto le piccole che si sono impegnate fino allo strenuo per mantenersi vive esse stesse e per far continuare a vivere le comunità di riferimento. Questa operazione vuole linkare le imprese del territorio e creare un collegamento che sia il più efficace possibile per aiutarle a dialogare tra loro e sviluppare nuovi modelli di business».
SULLA FORMAZIONE LE IMPRESE DEVONO FARE LA LORO PARTE
Il buon centravanti, spesso, si contraddistingue per il coraggio. Davide Galli si butta nella mischia e, per scardinare la difesa in cui si sono arroccate molte aziende quando si parla di formazione, fa autocritica. In una fase storica – iniziata molto prima del Covid – in cui si fatica a trovare lavoro anche a queste latitudini, continua a fare notizia l’imprenditore che cerca l’ennesimo tornitore senza mai trovarlo. «È vero che le aziende cercano figure tecniche e dicono di non trovarle sul mercato – spiega Galli – ma gli strumenti per formarli ci sono. Penso agli Its, all’apprendistato, ai tirocini, all’alternanza scuola lavoro. Sta molto alla sensibilità degli imprenditori impegnarsi perché questi funzionino. È un percorso difficile perché quando arriva uno stagista devi accoglierlo, formarlo, trasmettergli i tuoi saperi. Insomma devi crederci con impegno e rischiare».
Confartigianato ha recentemente presentato uno studio realizzato in collaborazione con European House Ambrosetti sull’economia della mobilità sostenibile legata al territorio, tema che rientra nella visione green richiesta da Bruxelles. «Auspicherei – continua il presidente di Confartigianato – che venisse creato un Its su questi temi perché sono fondamentali. Ci vorrebbe una maggiore collaborazione tra questi istituti e università per il trasferimento della tecnologia e creare un mondo dell’istruzione tecnica ben coordinato».
PIANO VACCINI: LE IMPRESE STANNO ASPETTANDO
A Galli, si è capito, piace segnare. Ma per arrivare alla porta avversaria, presidiata dal ministero della Sanità, ha bisogno di un gioco di squadra ben organizzato. Della campagna acquisti invernale, fatta da Regione Lombardia, ha apprezzato gli arrivi di Bertolaso e Moratti. Resta il fatto che una campagna di vaccinazione per le imprese ancora non c’è. «Non siamo andati male nella prima fase – conclude il presidente di Confartigianato – ma se vogliamo ripartire e non penalizzare ulteriormente le imprese, bisogna sviluppare un piano in questa direzione su cui noi garantiamo la massima collaborazione a tutti i livelli. La produzione di vaccini sta aumentando, penso a quelli di Astrazeneca, ma non vengono ancora distribuiti. Avere un piano vaccini per le imprese ci consentirebbe di ripartire in sicurezza. È un aspetto fondamentale per la competitività: prima partiamo e meglio è, perché saremo considerati partner affidabili e questo ci permetterebbe di intercettare interessanti sviluppi dal mercato in termini di commesse».
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