Malerba sullo stadio: “Richiede i giusti tempi, uno dei progetti più importanti degli ultimi 50 anni a Varese”
L’assessore allo sport fa il punto sulla situazione “Franco Ossola”, in attesa del 5 luglio, quando verranno aperte le buste relative al bando: “Sono fiducioso”

In questo momento lo stadio “Franco Ossola” di Varese non è un buon biglietto da visita per la città. Diversi settori sono stati dichiarati inagibili: le due curve – quella ospiti aperta solo in occasioni particolri – e i distinti (leggi qui), con la tribuna come unica possibilità di accesso per le manifestazioni sportive, che siano calcio, football americano o qualsiasi altro evento. Il velodromo “Luigi Ganna” a sua volta non è utilizzabile e della pista di atletica non è rimasta che la traccia ovale. Un’attualità tutt’altro che confortante per un impianto sportivo che ha ospitato grandissimi eventi, dal ciclismo alla Serie A di calcio, e che è l’unico stadio della città di Varese.
Nel novembre del 2023 la società di calcio Città di Varese, insieme ad Aurora Stadium – realtà specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti sportivi – ha presentato un progetto concreto per la ristrutturazione completa dell’impianto (leggi qui). Una visione ambiziosa e oggettivamente dall’impatto estetico di spessore, che vedrebbe la realizzazione grazie alla “Legge Stadi”. Questa normativa permette a investitori privati di ristrutturare impianti pubblici con risorse proprie, ricavandone poi la gestione pluriennale in esclusiva dell’impianto.
Nel racconto legato allo stadio e al progetto di ristrutturazione presentato, è giusto ricordare che tra la società di calcio e Palazzo Estense è già in essere una convenzione di lunga data, rinnovata a gennaio 2024 fino al 2041 (leggi qui), per il centro sportivo delle Bustecche. Il club, da quando è partita la convenzione nel 2021, ha portato avanti dei profondi lavori di ristrutturazione dell’area. Campi da calcio a 11 in sintetico, nuovi spogliatoi, palestra, nuova tribuna e il campetto a 7 sono state solo alcune delle opere messe in atto – alcune ancora da completare – e che hanno permesso al centro sportivo di rinascere.
Tornando a Masnago, dopo la presentazione del progetto da parte del club di calcio, il Comune di Varese ha pubblicato un bando – partendo proprio dal progetto di Aurora Stadium – per “sollecitare gli operatori economici interessati a presentare proposte di finanza di progetto aventi ad oggetto la riqualificazione dello stadio e la successiva gestione” (leggi qui). Il bando, inizialmente in scadenza il 27 marzo 2024, è stato prorogato di tre mesi. Il nuovo termine è quindi stato fissato al al 27 giugno, sperando che non ci siano ulteriori slittamenti, con l’apertura delle eventuali buste prevista per il 5 luglio (leggi qui).

A fare il punto della situazione è l’assessore allo sport di Palazzo Estense, Stefano Malerba. «Siamo consapevoli che la situazione attuale dello stadio non è delle migliori – spiega l’assessore -. Ci sono diversi lavori da fare, ma sappiamo che c’è un bando che prevede delle proposte di progetto e aspettiamo di capire come andrà. Detto questo, il Comune non ha certo intenzione di lasciare andare in rovina l’impianto».
Nel mese di marzo fu proprio Malerba a comunicare la proroga di tre mesi del bando, dichiarando all’epoca, durante una commissione consiliare, che «Ci sono richieste da qualche operatore delle integrazioni e dei chiarimenti. C’è interesse». A un paio di mesi da quel passaggio, lo stesso Malerba spiega: «Sono arrivate delle richieste di chiarimenti, ma in questa fase la politica non entra. È una questione puramente amministrativa, gli uffici preposti stanno rispondendo ai vari quesiti. Mi sembra di capire che l’interesse non manchi, anche se non saprei dire se sono o meno arrivate proposte».
«Sono comunque fiducioso – prosegue l’assessore allo sport varesino -. Varese da un punto di attrattività sportiva credo stia diventando un polo importante, come dimostrato anche per il tennis club delle Bettole e per la pista di atletica di Calcinate. Pensiamo possa essere una fase interessante. È un progetto molto importante e quindi credo che i tempi e le procedure siano doverosi, anche in considerazione alle cifre milionarie in preventivo. Sarà uno degli investimenti più importanti degli ultimi 50 anni a Varese. La “Legge Stadi” potrebbe essere una via, ma non l’unica. Aspettiamo luglio e vedremo».
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