Nuova palestra, pronto il progetto

Lo studio F+G di Stefano Giavazzi e Maurizio Filetti si è aggiudicato il bando per la progettazione della nuova struttura sportiva che sorgerà in via Borsi "senza sovrastare le case del quartiere"

«Vogliamo dare a Samarate una palestra adatta alle esigenze di una città di 16mila abitanti, e
che andrà ad inserirsi nel futuro polo scolastico di Via Borsi». Con queste parole il sindaco Leonardo Tarantino ha introdotto ieri sera la presentazione del progetto della nuova palestra della città, alla presenza di Matteo Brivio, Assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio e Albino Montani, Vicesindaco e Assessore all’Istruzione e Sport: il progetto risultato vincitore è quello presentato dallo Studio F+G Associati dell’architetto Stefano Giavazzi e dell’ingegner Maurizio Filetti.

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Il progetto della nuova palestra di Samarate 4 di 6

«La palestra – spiega il sindaco Tarantino -rappresentava uno dei principali obbiettivi della lista elettorale, e l’abbiamo quindi inserito nel progetto dell’amministrazione comunale.» Così l’anno scorso è stato indetto un concorso nazionale, con termine ultimo il 31 agosto scorso. Alla commissione, rappresentata ieri dall’architetto Stefano Castiglioni, sono pervenuti una quarantina di progetti, di qualità molto alta, per quanto riguarda gli studi architettonici e tecnici su cui si basavano i progetti. «La struttura – spiega Castiglioni – è progettata sia per offrire un motivo di svago e divertimento per la popolazione (possiamo addirittura parlare di palazzetto, la palestra infatti può ospitare circa 500 spettatori), sia un luogo dove praticare lo sport, ma vuole essere soprattutto una scuola di vita e un punto fermo per il futuro dei giovani. La scelta di indire un bando è stata importante perché ci ha permesso di avere idee innovative. La struttura progettata doveva essere conforme alle normative vigenti, ma anche agevole e funzionale, e non solo di impatto estetico».

Il progetto vincitore è stato quello presentato dal gruppo di lavoro di professionisti guidato da Stefano Giavazzi, responsabile del progetto architettonico, rappresenta quindi il punto di equilibrio tra gli obiettivi richiesti. Giavazzi ha illustrato il lavoro del suo gruppo proiettando immagini e video. Nel suo intervento ha dato importanza ad un’accessibilità semplice e ad una facile integrazione della strutura con ciò che la circonda. «La forma – spiega Giavazzi – cresce in base alle condizioni dell’intorno, come una sorta di sintesi di ciò che la circonda.» L’altezza dell’edificio e di poco meno di sei metri, a cui si aggiunge l’altezza della parte seminterrata: il piano della palestra si trova infatti sotto il livello della strada. «La struttura – continua Giavazzi – non risulta quindi essere un imponente palazzetto che sovrasta gli edifici circostanti, bensì si inserisce nel quartiere».

Il nuovo edificio vanterà una superficie coperta complessiva di circa 3mila mq; un campo da gioco regolamentare per la pratica di basket, pallavolo e calcetto a cinque; una “palestrina” (circa 150 mq) con spogliatoi per lo svolgimento di attività motorie non richiedenti molto spazio, che sarà usata dagli alunni delle scuole primarie, grazie ad un percorso coperto; adeguato numero di spogliatoi circa 400 posti a sedere nelle tribune; parcheggio di Via Borsi con 20 posti auto di cui 2 per disabili; parcheggio aggiuntivo con ingresso da Via Borsi e da Via Ferrario di 100 posti auto di cui 6 per disabili.  La struttura comprenderà, ad est del campo e a livello della strada, una corte interna, utilizzabile anche per proiezioni all’aperto, che non risulterà essere isolata, ma sarà bensì in continuità con l’esterno. Ci sarà un’ampia zona ristoro, con circa 70 posti, che comunicherà sia con la corte interna, sia con la zona esterna, dove ci saranno invece altri 2 campi sportivi e un’area verde aperta alla cittadinanza.

L’illuminazione al campo seminterrato proverrà dalla corte e dalle vetrate del lato sud, schermata da alberi a foglia caduca, utili sia d’estate sia in inverno. L’ingegnere Maurizio Filetti ha descritto l’impiantistica del complesso: l’edificio sarà adeguatamento isolato e rientrerà nella classe A per i consumi energetici; in inverno l’edificio sarà riscaldato dalla caldaia, mentre d’estate non sarà necessario condizionare l’ambiente del campo seminterrato grazie ad un sistema di ventilazione e cambio d’aria e grazie ad aperture sul tetto utilizzabili di notte. Pannelli solari garantiranno da maggio a settembre gran parte dell’acqua calda.

Sarà un edificio adatto alle esigenze delle associazioni sportive di Samarate, grazie alla presenza
di una zona servizi con sale per riunioni e conferenze. Proprio per questo ieri sera è intervenuto
anche il presidente di Asso Sport, Nicola Bossi
, che si è detto contento dell’opera. «Ritengo giusto – spiega Bossi – che l’amministrazione comunale per valorizzare il territorio voglia puntare sullo sport, che è ancora una forza viva. Importante è che la struttura potrà ospitare gli allenamenti di due o tre associazioni sportive contemporaneamente, soprattutto considerando che questo avviene già, ma in diverse palestre». La nuova struttura dovrebbe avere un costo di 3 milioni di euro e i lavori richiederebbero un periodo di 18 mesi, quando saranno disponibili le risorse.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2012
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