Il progetto del Museo Aperto ai Giovani convince

L’ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, insieme al Ministero per la Cooperazione, sostiene con 92mila euro l’iniziativa partita a febbraio 2012 negli spazi del MAGA

Il progetto MAG – Museo Aperto ai Giovani convince e porta a casa un importante finanziamento: l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, in collaborazione con il Ministero per le Politiche Giovanili, ha infatti riconosciuto il valore sociale, educativo e culturale dell’iniziativa assegnandole un finanziamento di 92mila euro.
Il MAG è organizzato da un’equipe che comprende Comune di Gallarate – Assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura (ente capofila), Comune di Samarate – Assessorato ai Servizi Sociali, MAGA – Dipartimento Educativo, Cooperativa NaturArt, Azienda Speciale 3SG e Consultorio familiare della Asl Gallarate – Progetto Adolescenti & Più.

Le attività, partite nel febbraio 2012, coinvolgono una cinquantina di ragazze e ragazzi (si va dagli iscritti alle scuole medie fino ai 18/21 anni), già entrati in progetti di aggregazione, tutela, prevenzione e sostegno allo sviluppo delle identità. Attraverso tecniche e pratiche di ambito artistico, si punta a potenziarne la capacità di vedere, distinguere, individuare, dichiarare.  In concreto, i partecipanti sono suddivisi in gruppi, alcuni già operativi altri sul piede di partenza, da un minimo di 5 a un massimo di 10 componenti. Ognuno dei team è seguito da uno o più artisti: Sergio Breviario, David Casini, Alice Cattaneo, Giovanni De Francesco, Andrea Magaraggia. I laboratori prevedono la sperimentazione di tecniche, formati e grandezze differenti. Denominatore comune, la produzione di disegni, segni, simboli e figure dell’immaginario giovanile,  fino alla creazione di un network visivo o di un archivio di informazioni che raccontino vissuti, gusti, tendenze, scelte, orientamenti, discorsi, impedimenti, ragionamenti caratterizzanti il pensiero delle giovani generazioni.  Meta ultima dei gruppi di lavoro, che si protrarranno fino al termine dell’anno scolastico, è la realizzazione di un’unica forma figurale composta dalla pluralità degli interventi, un allestimento complessivo che sarà esposto al MAGA.

«Con MAG – spiega Giacomo Buonanno, presidente della Fondazione Zanella che gestisce il museo gallaratese – trova ulteriore concretezza l’attenzione verso i giovani, anche provenienti da esperienze difficili. Il sostegno di Anci e la collaborazione con le realtà del territorio, inoltre, sono funzionali al proposito di fare del MAGA una struttura il più possibile aperta, punto di riferimento al di là dei confini cittadini». «I laboratori – ha aggiunto Margherita Silvestrini, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Gallarate, dopo avere ringraziato il personale del MAGA e degli uffici comunali per l’efficace impegno nel progetto – possono valorizzare capacità e competenze forse sconosciute agli stessi partecipanti, nell’ottica della conquista o del recupero della stima di sé. Il fine ultimo è creare e consolidare legami interpersonali».
Il collega di Giunta con delega alla Cultura, Sebastiano Nicosia, ha sottolineato come MAG permetta di sviluppare «…uno degli aspetti più interessanti della didattica possibile al Museo, quello orientativo, in un ambiente ricco di stimoli e che consente la scoperta».
La sinergia tra enti è stata evidenziata dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Samarate, Valentino Celotto. «Il progetto – ha proseguito – non solo fa conoscere il MAGA ma può trasformare i suoi nuovi frequentatori in promotori del Museo. Il tutto in un’ottica di prevenzione del disagio giovanile, fondamentale anche per Samarate e per le realtà, come NaturArt, impegnate su questo fronte».
«Siamo presenti sul territorio da 20 anni – ha fatto presente, in rappresentanza della Cooperativa, Marisa Ferraro – e siamo un osservatorio privilegiato sulle forme di aggregazione giovanile,  formali e informali. Di qui il nostro contributo che punta, fra l’altro, a integrare la proposta culturale con una civica. Sono in corso contatti, in effetti, per organizzare visite alle terre sequestrate alle organizzazioni malavitose».
«MAG – ha commentato la direttrice del museo, Emma Zanella – è un progetto impegnativo e non tradizionale nel quale il linguaggio degli artisti e il pensiero dell’arte contemporanea vengono utilizzati per suscitare una riflessione su se stessi. Il tutto grazie alla partecipazione attiva e al coinvolgimento di artisti giovani, in grado di colloquiare con i ragazzi».
Il metodo di lavoro è illustrato da uno dei responsabili del dipartimento educativo del MAGA, Alessandro Castiglioni: «Innanzitutto facciamo conoscere e vivere il Museo a persone che in circostanze normali forse non ci metterebbero piede. Da questa piattaforma parte l’attività di gruppi che svolgono un lavoro intensivo, segnato dal dialogo stretto fra ragazzi e artisti. I laboratori sono e saranno accomunati dall’uso della carta, così da rendere più semplice l’assemblaggio finale. Se i fondi saranno sufficienti, la realizzazione di una pubblicazione documenterebbe l’attività svolta e accrescerebbe il valore simbolico dell’iniziativa per i partecipanti». «MAG – spiega Giovanni Delpero, per la direzione sociale della Asl varesina – agisce sui due campi della socializzazione e della formazione. L’ideale sarebbe che questa esperienza lasciasse tracce durature, in grado, nonostante le note difficoltà nel reperire risorse, di funzionare da spunto per proseguire il progetto anche in futuro».

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Pubblicato il 14 Novembre 2012
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