Sì o no? Se ne discute questa sera a Buguggiate

Nel salone dell'oratorio (ore 20.45) dibattito sul referendum costituzionale: faccia faccia tra Stefano Bruno Galli per il fronte del no e l'onorevole Daniele Marantelli per quello del sì. E il sindaco invia una lettera a tutti i cittadini: "Votate no"

Referendum costituzionale

Questa sera, lunedì 28 novembre, alle ore le 20:45 nella sala dell’oratorio parrocchiale di via Trieste si terrà un incontro pubblico dedicato al referendum costituzionale del 4 dicembre. Interverranno al confronto il professor Stefano Bruno Galli per il fronte del no e l’onorevole Daniele Marantelli per quello del sì. La serata sarà moderata da Matteo Fontana giornalista de La Provincia di Varese.

Su quale posizione prendere il 4 dicembre, il sindaco Galimberti non ha dubbi. E lo ha comunicato ai suoi concittadini con una lettera aperta consegnato a mano dai consiglieri comunali a tutte le famiglie di Buguggiate, lettera che qui di seguito pubblichiamo:

“Caro Concittadino, nel mio ruolo di Sindaco ritengo doveroso invitarti ad una riflessione non politica ma di buon senso, visto che il 4 dicembre dovrai esprimere una scelta che potrebbe radicalmente cambiare le sorti del nostro Paese.

Parlando con la gente, mi rendo conto che purtroppo oggi c’è ancora molta confusione e incertezza su questo tema, quindi ritengo sia mio dovere ricordare che ci sono voluti secoli di storia per conquistare quella DEMOCRAZIA espressa con il diritto di voto che oggi viene così pericolosamente messa in discussione, dando invece grande potere al CENTRALISMO dello Stato, ad un governo tecnico che si allontana sempre più dal territorio e dalle esigenze della gente.

Vivendo quotidianamente a contatto con i problemi locali, che nascono da politiche economiche sbagliate dettate dall’alto, chiedo ad ognuno di Voi di fare una scelta attenta e consapevole.

Se passasse questa riforma di fatto si toglierebbe autonomia agli enti locali, dalla Regione alle Province ai Comuni, riportando le competenze e le decisioni in capo allo Stato ed esautorando i comuni virtuosi a vantaggio dei furbi, ritornando indietro rispetto gli sforzi fatti per difendere il federalismo di cui non si parla più, così fortemente voluto dalla maggior parte degli italiani nel 2006.

Se oggi sopravviviamo è anche grazie ai contributi economici che ci arrivano dalla Regione che, per esempio, ha competenze in materia ambientale: se le verranno tolti quei poteri che torneranno di competenza esclusiva dello Stato, come faranno i Comuni, solo con le proprie risorse, a bonificare quelle aree che hanno bisogno di interventi immediati sul territorio? La “clausola di supremazia” (espressione del volere statale, per opinione comune, eccessivamente burocratico e poco efficace), consente al governo di superare gli enti territoriali e far fare (alle multinazionali) ogni sorta di intervento: altro che TAV… Per il Comune togliere le Province come riferimento diretto e vicino sul territorio, ridurre le competenze e quindi le responsabilità di aiuto oltre alla riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato, significa rendere sempre più difficile la missione del Sindaco: questa è la preoccupazione di chi vorrebbe amministrare con la responsabilità del buon padre di famiglia ma si trova sempre più solo e privo di strumenti. Fintanto che abbiamo ancora la possibilità di esprimere il nostro parere, è nostro dovere scegliere.

E’ importante l’affluenza, un appello che faccio anche ai giovani, affinché non si lasci la scelta nelle mani di pochi, visto che non è previsto un QUORUM.

Il 4 DICEMBRE dai una mano al tuo COMUNE votando NO!

Cristina Galimberti”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Novembre 2016
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