Duecento persone in 4 mesi: tutto esaurito alla Casa del Sorriso
Sono sessanta le famiglie che hanno approfittato dell'offerta di accoglienza a prezzi agevolati. Si tratta di dodici monolocali riservati a chi deve seguire il proprio figlio ricoverato per lungo tempo
Circa 200 persone suddivise in 60 famiglie. Dall’ottobre scorso a oggi, la Casa del Sorriso in via Lazio a Varese ha potuto dare accoglienza a madri e padri obbligati a stare lontano da casa propria per poter seguire le cure ai propri bambini.
Dal giorno dell’inaugurazione, lo scorso 5 ottobre, i dodici monolocali sono sempre stati occupati , per alcuni giorni o per settimane e anche mesi: « Siamo catapultati ogni giorno in emozioni differenti – commenta Emanuela Crivellaro la presidente della Fondazione il Ponte del Sorriso che ha in gestione gli appartamenti – dalla malattia alla gioia di una nuova rinascita, siamo portati a sperare e gioire insieme alle famiglie che ospitiamo. Come nel caso di una famiglia di Brindisi il cui figlio adolescente, a seguito di un brutto incidente in moto, avrebbe dovuto rimanere ricoverato per un paio di settimane. A causa di alcune complicazioni ha dovuto invece passare molti giorni in rianimazione, in pericolo di vita e la degenza è durata mesi. Abbiamo condiviso con loro tutte le fasi del ricovero fino alla felicità del giorno in cui lo hanno potuto riportare a casa. Oppure come per una famiglia di Roma con il loro bimbo non udente di quattro mesi. Dopo aver intrapreso il lungo percorso di visite ed esami, in attesa dell’impianto cocleare definitivo gli sono state applicate delle protesi temporanee con le quali ha sentito il mondo intorno a sé per la prima volta. Abbiamo vissuto insieme i primi momenti di felicità e sorrisoni del bimbo che aveva negli occhi un’espressione di curiosità e stupore, regalandoci profonda commozione. Vi sono bambini che rimangono con noi molto tempo, a volte per mesi, tanti tornano regolarmente per i controlli. Li vedremo crescere, superare la malattia, affrontare il futuro con fiducia».
I monolocali, di 3/4 posti letto, sono a disposizione delle famiglie che seguono i propri figli nelle cure al Circolo o al Del Ponte, un servizio innovativo reso possibile da un accordo tra l’ASST Sette Laghi, proprietaria dello stabile, e la Fondazione che ha ristrutturato i locali ricavandone monolocali: «Tutte queste realtà, con le quali siamo a contatto quotidianamente, ci rendono fieri di aver intrapreso questo progetto» ha commentato Emanuela Crivellaro
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