«Quanta storia in questo paese! Io ve la racconterò»

Eva Coti Zelati, storica dell'arte, arrivata da Crema e non se n'è più andata. Collabora con la Pro Loco e per Azzate ha grandi progetti: fare visite guidate nelle magnifiche ville, creare un percorso turistico e collaborare con i ristoratori per dare vita ed eventi

Azzate varie

Quando Eva, da Crema, è venuta ad Azzate, una delle prime cose che il suo futuro marito le ha fatto vedere è stato il Belvedere. Ed è stato “amore a prima vista”. Allora la piazza non c’era, eppure quel bellissimo balcone sul lago l’ha incantata. E da Azzate non se n’è più andata.
Eva Coti Zelati vive qui da sei anni, ha una bimba che va all’asilo, e giura che non se ne andrà tanto facilmente, anche se il marito ora lavora ad Arona.
«Questo paese ha una potenzialità enorme. Spero che i cittadini se ne rendano conto e che anche la prossima amministrazione, come quella attuale, sappia valorizzare i beni che abbiamo».

Lo speciale Azzate

Parla con cognizione di causa Eva Coti Zelati visto che di professione fa l’insegnante di Storia dell’Arte, ma il suo “talento” sta nella tutela e valorizzazione delle opere d’arte. Laureata in Storia dell’Arte, indirizzo beni storico-artistici, storia dell’arte medievale e moderna, specializzazione in storia del collezionismo, ha deciso di dedicare molte delle sue energie ai “monumenti” di Azzate.

«Il Belvedere è meraviglioso ma sono rimasta davvero a bocca aperta quando sono entrata a Villa Benizzi Castellani, il palazzo comunale. Gli affreschi, le mura, le stanze, tutto mi parlava di storia, d’arte, di cultura. Poi sono andata in biblioteca, che si trova al piano terra, all’ingresso degli uffici comunali, e ho conosciuto il presidente della Pro Loco Nicola Tucci. Da lì è nata la nostra collaborazione e quella con l’amministrazione comunale, che sono convinta darà ottimi frutti».
E’ un fiume in piena Eva, mentre parla: ogni frase lascia trasparire un entusiasmo difficile da contenere.

«Ho incontrato i proprietari di alcune ville private di Azzate e li ho trovati disponibili ad aprire i portoni alle persone che vorranno visitare i parchi e le corti che si trovano in paese. Certo, non è possibile entrare nelle abitazioni private, ma già accedere ai giardini sarà davvero un privilegio».

L’esperta d’arte farà da guida nelle visite alle ville e al Palazzo Comunale. 
«Questo è il mio primo apporto – spiega – ma conto di fare molto di più. Ad esempio curerò un percorso storico-artistico realizzando venti pannelli che verrano sistemati nei punti più importanti del paese. Creeremo due info point, uno al Belvedere e uno nei pressi della casetta dell’Acqua, così che il turista che arrivi ad Azzate possa fare una vera visita che comprenda edifici storici, religiosi e ville private».

Eva Coti Zelati, che collabora anche con il Fai e con enti privati nella sua opera di tutela e conservazione, è convinta che la collaborazione con tutti coloro che vivono e operano in paese possa portare ad uno sviluppo reale, anche economico: «Azzate ospita edifici che vanno dal ‘400 al Liberty. Se solo sapessimo davvero sfruttare questo patrimonio! Io ci conto molto, per questo spero nella collaborazione anche dei negozianti e dei ristoratori: se riuscissimo a creare una rete vera, potremmo salvare questo patrimonio e allo stesso tempo goderne fino in fondo»

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Pubblicato il 12 Maggio 2018
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