Con EBox la fatturazione elettronica è facile. Scoprite perchè

Il 2019 cambia le imprese: con la fattura elettronica si entra nel digitale. Adeguarsi a un obbligo è una cosa, cogliere le opportunità di una piccola rivoluzione è un’altra

«Abbiamo scelto di affrontare la fatturazione elettronica pensando in grande, aggredendo i bisogni delle imprese nella loro totalità e diventando, per primi, una società di e-service totalmente digitale» la responsabile del servizio Fisco e Contabilità di Artser, Michela Cancian.

La fatturazione elettronica porterà tutte le imprese e le partite Iva, indifferentemente che si tratti di società o liberi professionisti (ne è esente chi opera in regime dei minimi o in regime forfettario) a gestire l’emissione, la trasmissione, la ricezione e la conservazione dei documenti in formato digitale – non solo le fatture attive, ma anche quelle passive – e farà cadere anche le ultime resistenze. Quelle dettate dal timore di non sapere quali strumenti adottare, quali e quante risorse utilizzare, quanti costi sostenere. 

SEMPLIFICAZIONE E RISPARMIO
Se da un lato la fatturazione elettronica, da utilizzare in tutti gli scambi commerciali, sarà probabilmente vissuta dal alcuni come un “intralcio” alla routine quotidiana – che spesso, però, soffre di un assurdo sovraccarico burocratico – dall’altro potrà invece rappresentare il primo passo verso un sistema di gestione aziendale migliore proprio perché digitale. Una parola, quest’ultima, che fa il paio con «semplificazione» (per l’appunto, un colpo al caroburocrazia) e risparmio.

A sottolinearlo è l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e eCommerce B2b del Politecnico di Milano: il passaggio dalla vecchia fattura a quella “online” sarà un toccasana per il portafogli di aziende e professionisti. «Con la sola fattura elettronica strutturata – evidenzia l’Osservatorio – si possono risparmiare tra i 5,5 e gli 8,2 euro ogni fattura, mentre con la digitalizzazione dell’intero ciclo dell’ordine tra 25 e 65 euro ogni ciclo». Fate voi i conti. Le Pmi si dimostrano fiduciose: solo l’8% delle 218 intervistate dall’Ateneo ritiene che la legge riguardante la fatturazione elettronica sia poco chiara; il 9% non sa ancora come affrontare l’obbligo ma il 32% metterà mano al proprio sistema gestionale (investendo in innovazione e digitalizzazione) per adeguarsi e farsi trovare preparato.

VELOCI E PRODUTTIVI
Ricordiamo che l’Italia sarà la prima nazione nell’Unione Europea a introdurre l’uso della e-fattura: un vantaggio da leggere in senso positivo. Digitalizzarsi, infatti, non è una moda ma un’esigenza competitiva. Ne sono sicure le 16mila imprese inserite in una recente ricerca del Laboratorio di Statistica Applicata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: il 67% del campione è cresciuto dopo aver avviato un percorso di digital transformation, mentre il 18% ha notato un incremento nel fatturato.

Ma c’è di più: chi digitalizza diventa più veloce, produttivo ed empatico. Fidelizza i vecchi clienti e ne trova di nuovi, migliora i processi di business, rafforza (o aiuta) i percorsi di internazionalizzazione, migliora il clima aziendale (si lavora meglio perché più organizzati), semplifica l’accesso alle informazioni. Insomma aumenta la produttività ma diminuiscono gli errori.

EBOX: TUTTO CIÒ CHE SERVE, IN POCHI CLIC, IN UN UNICO BOX SEMPRE CON TE SUL TUO PC O TABLET

Per far fronte a tutto questo, Confartigianato Artser introduce la web app Ebox – servizi digitali per l’impresa, offerto gratuitamente ai clienti contabilità. Per i clienti in difficoltà con l’impiego di strumenti digitali, Artser provvederà anche ad avviare un processo di accompagnamento e di formazione all’introduzione in azienda e all’utilizzo del pc. La piattaforma Ebox potrà garantire in pochi clic, l’archiviazione digitale (conservazione e mantenimento in un’unica piattaforma di tutti i documenti dell’impresa); il report e l’analisi del fatturato (andamento del fatturato, situazione clienti e fornitori, scadenziario, conto economico trimestrale, ciclo passivo); un sistema di alert (avviso tempestivo del ricevimento di una fattura di acquisto da parte di un fornitore); un’attività di assistenza e prossimità (help desk chat e assistenza telefonica di un consulente fiscale con relativo supporto tecnico).

Una proposta non scontata quella del digitale umano, che diventerà opportunità: «Settemila imprese clienti sono un patrimonio che pochi possono vantare. La conoscenza di queste imprese ci permette di conoscerne, di riflesso, anche i relativi bisogni e ci ha consentito di creare per loro un servizio che non c’era e che riesce a rispondere alle loro richieste primarie».

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Pubblicato il 12 Dicembre 2018
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