“Salviamo i lecci ma il progetto del lungolago è revocato”

Nella giunta comunale di lunedì 11 marzo è stato deciso di revocare il progetto del lungolago: "Il mantenimento dei lecci non era previsto, non potevamo fare diversamente"

Viale De Angeli a Laveno Mombello, lungolago

L’assessore ai lavori pubblici Enrico Rodari non nasconde la sua delusione all’indomani della giunta comunale in cui è stato revocato il progetto di riqualificazione del lungolago, «erano anni che pensavamo ad un miglioramento della zona e adesso è tutto fermo», commenta.

Nell’incontro che si è tenuto lunedì 11 marzo tra sindaco e assessori è stato deciso di sospendere, almeno momentaneamente, il progetto: “al fine di approfondire le variazione tecniche, culturali, economiche e politiche in merito all’azione progettuale, nonché ai riflessi indotti sul masterplan di ridisegno complessivo del lungolago”, si legge nella nota.

In sostanza, in primavera i lavori non partiranno e il progetto finanziato dal comune per 240mila euro è tutto da rivedere. Una conseguenza dovuta alla decisione di non abbattere i lecci di Viale De Angeli, come invece prevedeva il disegno originale: «Non potevamo fare diversamente. L’appalto per i lavori era già stato assegnato e realizzare il progetto mantenendo i lecci avrebbe avuto dei costi maggiori», continua Rodari mentre tra le mani tiene le carte che in questi mesi l’hanno tenuto impegnato per questa vicenda. «Ora faremo delle valutazioni per capire quale sia la soluzione migliore. Ad oggi, comunque, non ci sono incarichi per ridisegnare il piano», spiega Rodari.

La decisione di non abbattere i lecci è stata presa dal primo cittadino e dagli assessori in seguito alla proteste da parte di alcuni lavenesi: nel mese di dicembre hanno anche lanciato una petizione online (firmata da circa settecento persone), hanno presentato in Regione Lombardia una domanda per riconoscere i lecci come alberi monumentali e hanno chiesto un’assemblea pubblica. Dall’altra parte, l’amministrazione comunale ha chiesto una valutazione agli agronomi per capire lo stato di salute degli alberi che è risultata positiva. Da qui la decisione: gli alberi non si tagliano. 

Ora bisogna capire cose fare nel futuro e le ipotesi non sembrano molte: «ridisegnare tutto il progetto e rifare il conseguente iter burocratico o accantonare completamente l’idea e utilizzare le risorse economiche del comune per altro», continua Rodari.

Nel frattempo, c’è chi chiede almeno una manutenzione delle piante: «Abbiamo impegnato sessantamila euro di spese per la gestione del verde pubblico ma non è previsto un intervento su quegli alberi. D’altronde erano parte di un progetto che li vedeva abbattuti e potarli ha un costo molto consistente».

I lavori di spesa complessiva per il progetto di riqualificazione del primo lotto, Viale De Angeli, sarebbero stati di 470 mila euro: 270 a carico del Comune per quanto riguarda le opere a terra e il restante a carico dell’Autorità di Bacino dei Laghi per quanto riguarda i lavori in acqua. Ora c’è da capire se quest’ultime verranno realizzate, indipendentemente dai lavori a terra. L’intero progetto di riqualificazione del lungolago invece è molto più ampio e riguarda tutto il tratto che si affaccia sul Verbano. Al momento però, i lavori sono stati bloccati al primo lotto.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Marzo 2019
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