Montevecchio, “Fondazione non risponde a terzi, ma pronti alla commissione”
Il cda dovrebbe avere l'incarico di liquidare la Fondazione nata nel 2008, le opposizioni chiedono un aggiornamento. Polemico il presidente Eliseo Sanfelice
«Verremo in commissione, ma la Fondazione è una ente di diritto privato che non risponde a terzi». È polemica sulla richeista di convocazione del Cda della Fondazione Montevecchio, a quattro mesi dalle elezioni.
Riepilogando: il nuovo sindaco Enrico Puricelli ha nominato un nuovo cda, guidato da Eliseo Sanfelice, con il mandato di liquidare la Fondazione. Il Cda – va detto – non è stato presentato pubblicamente (ne fanno parte Fabio Paleari, Stefania Gagni, Giuseppina Rogora, Stefano Marcora) e ancora manca una parola ufficiale sull’indirizzo in corso. Dopo alcuni mesi, ora le opposizioni chiedono un aggiornamento, con Città Viva e Progetto Democratico.
“Aderiamo alla richiesta pervenuta dal Sindaco e dal Presidente della Commissione.Mi pare però giusto ricordare ai Richiedenti che proprio per decisione dei loro gruppi politici e di qualcuno di loro la Fondazione è un Ente di diritto privato che non risponde a nessun organismo terzo nella sua attività” è la risposta che arriva oggi da Eliseo Sanfelice, presidente, a nome del Cda della Fondazione fondata nel 2008.
Risposta “tecnica”, dove non si fatica a vedere l’aspetto politico: Sanfelice ha sempre polemizzato con la Fondazione come ente (costituito dal centrosinistra, giunta Solanti) di diritto privato e ora fa notare la cosa a chi (gli eredi del centrosinistra, appunto) chiede una discussione pubblica. «Non si deve ragionare sulla base del ruolo che si ha in un dato momento, a seconda se si è i maggioranza o all’opposizone». Tradotto, nella posizione di Sanfelice: il centrosinistra la pensava in un modo, adesso è incoerente. «Sono gli stessi che usano il metodo del copia-incolla portando mozioni da altre realtà».
“Unico dovere raggiungere gli obiettivi posti dallo Statuto e gli indirizzi di nomina del CdA. Unico momento di controllo l’assemblea della Fondazione per il voto del bilancio” prosegue la nota del Cda. “Dobbiamo anche dire che è risaputo che il Consiglio di Amministrazione nominato a Luglio ha come compito la chiusura / scioglimento della Fondazione stessa . Obiettivo per cui abbiamo iniziato a lavorare . Naturalmente, nel contempo , effettueremo con la dovuta attenzione le manutenzioni necessarie e se sarà possibile avvieremo il progetto del Comune di avere una Villa delle Associazioni. Prima di avviare il tutto presenteremo al Socio Unico della Fondazione il bilancio 2018 ( che non abbiamo ereditato) , un bilancio bianco al 31 luglio 2019 accompagnato da una relazione dello stato dei beni immobili sempre al 31 luglio 2019. Giusto per evitare che precedenti gestioni di confondano con quella corrente e precedenti situazioni con le future. Ad ognuno i propri meriti e demeriti”.
Insomma, c’è da pensare che anche sul bilancio si vedranno scintille. In ogni caso sarà anche un momento per fare il punto sull’annunciato indirizzo politico di chiusura della Fondazione.
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