Quindici morti e 108 positivi al Don Gnocchi

Sono 72 gli ospiti del Don Gnocchi positivi al coronavirus. A loro si sommano 36 operatori. I decessi imputabili al covid-19 finora sono 15. "Con la Rsa c'è la massima collaborazione", afferma il sindaco Irene Bellifemine

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Sono 72 gli ospiti del Don Gnocchi positivi al coronavirus. A loro si sommano 36 operatori. I decessi imputabili al covid-19 finora sono 15. Questi i tristi numeri della Rsa presente a Malnate.

 

“Sui social sono uscite cose poco chiare – commenta il sindaco Irene Bellifemine – e posso rassicurare tutti che sono in costante contatto con il direttore che mi aggiorna sulle evoluzioni della situazione. Ho fatto le opportune segnalazioni alle istituzioni e ci sono stati diversi controlli sia da parte degli ispettori di igiene,  che dei Nas e della Guardia di finanza. Ognuna di queste ispezioni ha messo in rilievo che i protocolli messi in atto nella Rsa sono quelli corretti. La situazione è delicata e tutti gli operatori della struttura stanno cercando di contenere il contagio, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato”.

Il sindaco ha anche sottolineato come nell’altra struttura per anziani, La residenza, non ci sia alcun caso di contagio. Su tutto il territorio comunale sono 39 le persone che hanno contratto il virus e ci sono stati 9 decessi.

Il Don Gnocchi nelle ultime ore ha diffuso una nota in cui ricostruisce l’evoluzione del lavoro per contrastare la diffusione del coronavirus.

“Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria correlata al diffondersi del Covid-19 in Italia la Fondazione Don Gnocchi ha applicato i protocolli di contenimento del virus e adottato le misure cautelative in ottemperanza alle indicazioni pervenute mediante DPCM, Ordinanze del Ministero della Salute e indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità. Tali protocolli, applicati all’interno del Centro “Santa Maria al Monte”, hanno rilevato in data 23 marzo sintomatologie “sospette” manifestate da alcuni ospiti. Questo ha avviato immediatamente un protocollo di isolamento dei casi sospetti in attesa dell’esito del test con tamponi nasofaringei per la rilevazione di eventuali positività al Covid-19.

Dopo le prime conferme di positività, i controlli sono stati progressivamente estesi a tutti i contatti stretti secondo le procedure di mappatura epidemiologica (contact tracing). La somministrazione estensiva dei tamponi ha consentito di rilevare la positività al Covid-19 anche in ospiti che non manifestavano alcun sintomo o sintomi molto lievi.

Complessivamente è stata individuata la positività di 72 ospiti del Centro. Ai pazienti positivi sono state destinate aree dedicate della struttura – isolate da quelle riservate agli altri ospiti – dove sono continuamente monitorati e assistiti dagli operatori e dove ricevono la cura e l’assistenza adeguate. Alcuni ospiti nei prossimi giorni saranno sottoposti ai tamponi di controllo, come previsto dalle Autorità. Al momento, è stata accertata la negativizzazione di 6 ospiti, a quattordici giorni dall’assenza di sintomi.

Per supportare ospiti e famiglie in questa situazione, i responsabili del Centro hanno implementato un’attività di comunicazione continuativa: grazie al supporto di educatrici dedicate, gli ospiti possono ricevere videochiamate dai propri familiari; lo staff medico ha invece l’incarico di prendere contatto con le famiglie per comunicare aggiornamenti relativi allo stato di salute degli ospiti.

Sono state intensificate le attività di recupero funzionale – in particolare per gli ospiti costretti a letto – e sono state organizzate attività per la riattivazione psico-sensoriale degli ospiti. Non appena si è provveduto alla sospensione delle attività ambulatoriali, in accordo con ATS è stato attivato un servizio di tele-riabilitazione per garantire continuità di assistenza ai minori seguiti presso il Centro. Utilizzando diverse piattaforme online, il personale del Centro svolge regolarmente sedute di logopedia, psicomotricità, psicoterapia, trattamenti neuropsicologici, terapia occupazionale, coinvolgendo gli utenti direttamente o, in alcuni casi, indirettamente tramite le famiglie. Attualmente il servizio coinvolge oltre 160 minori: la maggior parte erano già assistiti presso i Centri di Malnate e di Varese; a questi si stanno progressivamente aggiungendo nuovi utenti. Il ricorso alla tele-riabilitazione ha infatti evitato interruzioni delle terapie in corso, che avrebbero privato minori e famiglie di un supporto fondamentale, e ha consentito il naturale scorrimento delle liste d’attesa per la terapia, accogliendo nuovi utenti nel percorso di assistenza.

In alcuni casi il Covid-19 si è manifestato in ospiti con severe patologie pregresse, che ne hanno richiesto il trasferimento in strutture ospedaliere. Dall’inizio dell’emergenza, presso il Centro si sono registrati 15 decessi di ospiti positivi a Covid-19. Per queste dolorose perdite, la Fondazione ribadisce il proprio cordoglio e la propria vicinanza alle famiglie.

È stata rilevata la positività al virus di 36 operatori, che stanno ottemperando a quanto previsto dalle Autorità per gli specifici casi. Le loro condizioni sono continuamente monitorate da medici del Centro. Per loro è stato anche attivato un servizio di supporto psicologico, per accompagnarli durante il periodo di isolamento. Anche per gli operatori sono stati avviati i tamponi di controllo da ATS, che segue l’attività di somministrazione di tali controlli per la verifica della negativizzazione al virus utile al rientro al lavoro. Al momento, è stata accertata la negativizzazione di 2 operatori”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Maggio 2020
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