Il Presidente della Repubblica ha premiato don Fabio, il prete-medico di Gallarate

Laureato in medicina, aveva lasciato momentaneamente il suo posto in parrocchia per prestare opera all'ospedale di Busto Arsizio. Premiato anche il volontario Auser Giacomo Pigni

Generica 2020

Laureato in medicina, ha poi seguito la vocazione da prete: ma nella primavera scorsa non ha esitato, ha lasciato momentaneamente il suo posto in parrocchia a Gallarate per prestare opera all’ospedale della vicina Busto Arsizio, nel periodo più buio dell’emergenza Covid.

Per questo don Fabio Stevanazzi è stato insignito della Ordinanza al Merito della Repubblica.

La onoreficenza è stata consegnata oggi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una cerimonia che ha coinvolo operatori sanitari di tutta Italia, medici, infermieri, ricercatori, ma anche operai, carabinieri, volontari, guardie giurate, tecnici, farmacisti, insegnanti, maker.

Molti erano medici o infermieri – anche in pensione – che hanno risposto alla chiamata fin dai primi giorni, dalle aree più critiche, come Lodi o Vo’ Euganeo. Ma c’erano anche altre categorie: come Giacomo Pigni, di Legnano, che è volontario dell’Auser Ticino-Olona (nella foto sotto).

Giacomo Pigni Legnano

«Vi siete impegnati per assicurare che il vostro paese non rimanesse solo, prodigandovi nei servizi sanitari, nei trasporti, nei collegamenti» ha detto Mattarella, riconoscendo l’impegno di tante categorie diverse di cittadini.

Generica 2020

I premiati sono un esempio indicato alla Nazione, non gli unici: «Come voi tanti italiani e italiane l’hanno fatto: voi qui li rappresentate tutti, cittadini spesso andati anche oltre il loro dovere». Premiato molti cittadini italiani e anche alcuni cittadini stranieri, come l’infermiera congolese che (pur non essendo riconosciuto il suo titolo in Italia) ha prestato opera come volontaria.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 20 Ottobre 2020
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