Varese Ideale sulla ex Aermacchi: “Dalla città giardino a quella dei supermercati”
Mattia Cavallini, coordinatore del comitato civico Varese Ideale e Stefano Clerici, Consigliere Comunale commentano il progetto per l'area della ex Aermacchi

«Come Varese Ideale contestiamo metodo e contenuto del progetto che riguarda l’area ex Aermacchi -commentano, Mattia Cavallini, coordinatore del comitato civico Varese Ideale e Stefano Clerici, Consigliere Comunale- Il metodo è sempre lo stesso degli ultimi 5 anni, cioè nessun coinvolgimento da parte dell’amministrazione dei cittadini e di tutte quelle figure che avrebbero potuto dare un grande contributo in fase di progettazione di questa importante opera che cambierà il volto di un intero quartiere. Le parole “ascolto” e “collaborazione” non fanno parte del vocabolario di Galimberti e questo si riflette nella gestione confusionaria di ogni progetto strategico per la Città. Per quanto riguarda il progetto, salviamo solo la parte sportiva che riflette la nostra idea di Varese come città nella quale lo sport deve avere un ruolo primario, ma per il resto una netta bocciatura».
Proseguono gli esponenti di Varese Ideale: «Siamo consapevoli dello sforzo fatto da parte del privato per fare un investimento cosi’ importante ma, purtroppo, constatiamo uno scollamento del progetto con la città. Varese ha davvero bisogno di un’altro supermercato in quel punto? Ha bisogno di un altro parcheggio quando a pochi passi ce n’è uno sempre vuoto? Sicuramente se si fosse avviato un processo di confronto sarebbero emerse numerose idee che avrebbero migliorato questo importante intervento che, ad oggi, ha reso tutti scontenti, compresi i membri della maggioranza»
Concludono Cavallini e Clerici: «Ci rammarica vedere calpestata la storia varesina con una leggerezza senza precedenti; l’assessore Civati che si nasconde dietro i vincoli dell’attuale pgt, dovrebbe spiegare il motivo per cui l’attuale amministrazione ha revocato ogni vincolo di tutela dell’area. Questa è la dimostrazione del disinteresse dell’attuale giunta per la storia e l’identità di Varese. In conclusione auspichiamo che ci sia ancora tempo per rendere questo progetto migliore, piu’ sostenibile e inclusivo con la città attraverso l’ascolto e il confronto».
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