Teatro Politeama: un matrimonio tra comune e Molina lungo 90 anni

Tanto durerà l'accordo tra i due enti. Il comune di Varese corrisponderà 55mila euro all'anno circa in cambio del diritto di superficie. Prossimo passaggio è il consiglio comunale, previsto per il 13 maggio

Accordo Molina - comune sul Politeama

E’ un matrimonio di lunga durata quello siglato tra la Fondazione Molina e il comune di Varese per la rinascita del teatro Politeama.

Secondo il contratto, durerà infatti novant’anni l’accordo tra i due soggetti per concedere il diritto di superficie del Politeama al comune di Varese:  l’accordo di programma previsto già per la riqualificazione della Caserma Garibaldi si occuperà della sua ristrutturazione e, quando sarà utilizzabile, il comune di Varese corrisponderà 55mila euro all’anno alla Fondazione per il suo uso.

Come anticipato questa mattina, il Cda della Fondazione e poi la giunta comunale hanno approvato l’accordo per questa concessione, passaggio fondamentale per procedere alla riqualificazione dello stabile di piazza XX Settembre: ed è questo che è stato presentato in maniera articolata nella conferenza stampa di oggi pomeriggio. La concessione di superficie riguarda l’intero palazzo che include l’attuale Politeama, a cui si aggiungerà, per il progetto, anche la palazzina comunale ora destinata all’assessorato ai servizi sociali.

Accordo Molina - comune sul Politeama

«Voglio ringraziare il presidente Attilio Fontana per il lavoro svolto insieme che ci ha concesso di essere oggi nelle condizioni di avviare la fase di progettazione per il nuovo teatro – ha commentato il sindaco Davide Galimberti – Oggi è un giorno importante per Varese, grazie al lavoro svolto insieme tra Regione Lombardia, Comune di Varese e Fondazione Molina potremo riqualificare uno dei primi teatri realizzati in città e l’unico che è sopravvissuto. Uno luogo importante che tornerà a vivere e diventerà il nuovo teatro di Varese».

L’accordo è solo la prima, ma fondamentale, tappa della riqualificazione del teatro di piazza XX Settembre: «Un teatro che, abbiamo chiesto nel contratto, vogliamo sia intitolato alla famiglia Caravati, da cui è partito tutto – ha spiegato Guido Bonoldi, presidente della Fondazione Molina – E’ stato Armando Caravati, nato in Argentina e morto a Varese nel 1988 a lasciare questo patrimonio alla fondazione, con il solo vincolo di continuare ad usarlo per spettacoli».

Per portare a termine questa tappa, la Fondazione Molina ha chiesto il parere di diversi esperti: «Per primo Michele de Lucchi, che oltre ad essere un architetto di fama internazionale è anche esperto di ristrutturazione di teatri, poi al gruppo Concrete per quello che riguardava gli aspetti tecnici, infine allo studio di ingegneria di Alberto Mazzucchelli per verificare la fattibilità anche dal punto di vista strutturale» ha spiegato Bonoldi.

Ora, l’ultimo passaggio decisionale prima di passare ai lavori è demandato al prossimo consiglio comunale, che è previsto per il 13 maggio.

VOCI IN PLATEA, IL FUTURO DEL POLITEAMA RACCONTATO DALLA CULTURA E DALLE ISTITUZIONI VARESINE

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Aprile 2021
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