La corsa singola di Gnocchi a sindaco di Gallarate: “Nessuna paura”

La lista Obiettivo comune Gallarate in piazza Libertà per incontrare i cittadini: "Soddisfatti del riscontro positivo"

massimo gnocchi gazebo gallarate

Sicuro, per nulla spaventato di correre alle elezioni con una civica slegata dalle grandi coalizioni di centrodestra e centrosinistra: il candidato a sindaco di Gallarate Massimo Gnocchi (di Obiettivo comune Gallarate) è molto soddisfatto dell’interesse e della curiosità dei cittadini verso la civica, specialmente «da quando abbiamo aperto i canali di comunicazione. Significa che esiste una fetta di elettori che sta attenta ai contenuti e alle proposte di una lista civica».

Questa mattina, sabato 10 luglio, erano in piazza Libertà con il gazebo a distribuire i volantini ai gallaratesi, dialogando con loro e parlando dei punti programmatici.

L’ospedale unico, i rioni, palazzo Minoletti e gli altri punti del programma

Inoltre prendevano le firme per il referendum sull’ospedale unico «in maniera simbolica»: a inizio settimana ai candidati della lista di Gnocchi non era permesso assistere dal vivo alla commissione congiunta sull’ospedale unico; pertanto, dopo non essere riusciti ad assistere alla commissione via streaming, il candidato sindaco aveva chiesto più trasparenza. Da quella super-riunione poi è emerso che sull’ospedale unico si è corso un po’ troppo.

«Pensavamo che dal sindaco e dall’amministrazione questo segnale, chiedere ai cittadini cosa ne pensano è una maniera intelligente per ricucire la distanza con i cittadini», ha continuato Gnocchi.

La campagna di Massimo Gnocchi parte da ospedale e Minoletti centro per i giovani

Una proposta che ha suscitato un ottimo riscontro è quella inerente a palazzo Minoletti come la casa dei giovani: «Mette al centro risorse per la città (cultura, giovani e associazioni) restituendo loro centralità».

Gli altri temi: «Un serio impegno di civiltà sull’abbattimento delle barriere architettoniche che spesso sono dimenticate per opere più importanti. È una città che non pensa». E poi un’attenzione mirata allo sport, la tutela delle aree verdi e boschive, un servizio ambulatoriale per ogni rione, un nuovo piano parcheggi, e la proposta di rendere le quattro farmacie, insieme alle altre della città, un presidio di sanità territoriale, «specialmente per certe categorie di persone che hanno necessità stringenti».

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 10 Luglio 2021
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