A Luino l’aiuola diventa “bivacco”, l’ex sindaco Pellicini protesta
Su Facebook lo sfogo: "Come si fa a permettere agli svizzeri di bivaccare su un prato intercluso ai luinesi?". L'assessore Martinelli risponde

Scoppia la primavera e il giardino in centro diventa una piccola “spiaggia”, ma l’ex sindaco Pellicini dice ‘no’.
Passeggiando tra il vecchio e il nuovo lungolago più luinesi hanno notato che il prato, a cui loro è sempre stato vietato stazionare con apposito cartello, era stato “invaso” dai turisti.
Una questione resa pubblica, con uno sfogo su Facebook, dal consigliere di minoranza e segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Andrea Pellicini: «Ma dove siamo finiti? Come si fa a permettere agli svizzeri di bivaccare su un prato che è intercluso ai luinesi? Ma perché l’amministrazione non fa intervenire i vigli?». Sono stati diversi i commenti in risposta al post che avvallavano quanto detto da Pellicini, altri invece che, pur riconoscendo il “non rispetto” da parte degli elvetici del divieto, chiedevano come mai non si era mai pensato di toglierlo. «E’ vietato sdraiarsi in quel punto, si tratta di un parco decorativo quello che si trova nei pressi di Palazzo Verbania, ci sono altre aree deputate a ricreazione e sosta come per esempio il parco a lago», ha aggiunto Pellicini.
A rispondere a quanto sollevato dal consigliere di minoranza, l’assessore all’Ecologia e rifiuti Ivan Martinelli: «Capisco il voler preservare quell’area, ed è doveroso farlo, ma credo ci siano cose più importanti che una famiglia che si siede sul prato, che siano elvetici o luinesi. La Polizia Locale è pronta ad intervenire qualora ci fossero abusi o abbandono di rifiuti ma da quanto è stato riferito dal Comandante non ci sono stati. In questo periodo stiamo valutando di togliere questo divieto, come altri, perché se c’è attenzione e cura da parte dei cittadini, rispettando alcune regole di civile convivenza, tutti meritano di circolare in maniera libera. Si sono chiusi gli occhi in passato su questioni molto più importanti, come l’abbandono di rifiuti e di carcasse di auto su tutto il territorio… e lo ribadisco nuovamente – ha concluso Martinelli – non si può dire che non abbiamo cura del decoro della città, anzi, credo che stiamo dimostrando con azioni concrete la nostra attenzione, molto più di quanto non sia stato fatto in precedenza, e continueremo a farlo».
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