Il sindaco Paolelli: “Quell’incrocio è pericoloso, la Provincia intervenga”
Dopo l’ennesimo incidente sulla provinciale 36, Paolelli torna a sollecitare l’installazione di un semaforo "intelligente". Se la Provincia non interverrà, il Comune è pronto a farlo autonomamente

Un incrocio pericoloso, già teatro di numerosi incidenti, alcuni dei quali con esiti fatali. Per questo, il sindaco di Bodio Lomnago, Eleonora Paolelli, chiede da tempo che le uscite delle vie che si affacciano sulla strada provinciale 36 siano regolate da un impianto semaforico “intelligente”.
L’ultima richiesta arriva dopo un nuovo scontro, avvenuto oggi poco dopo le 13, tra un’auto e una moto.
«Lo abbiamo chiesto più volte alla Provincia – spiega Paolelli –. Anche prima del 2017, quando, dopo un incidente mortale, i cittadini raccolsero firme per una rotatoria, iniziativa che io stessa ho sostenuto come prima firmataria».
A dicembre, la sindaca è tornata a sollecitare l’intervento, insieme al comandante della Polizia locale gestione associata di Azzate, Gennaro Portogallo: «Abbiamo chiesto l’installazione di un semaforo “intelligente”. Se si attivasse quando un veicolo si immette dalla via Acquadro o dalla via Piave, sulla provinciale, quel tratto sarebbe senz’altro più sicuro».
Paolelli ora è determinata ad arrivare a una soluzione: «Se la Provincia non intende intervenire né sostenere le spese per l’impianto, lo farà il Comune. Ci diano almeno l’autorizzazione per procedere. Non possiamo più aspettare».
Violento scontro a Bodio Lomnago, motociclista in gravi condizioni
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