Mangia: “Sono commosso: prestazione eccezionale”

“Whatever happens, stay together. Non succederà più”. Parole a dir poco profetiche quelle scritte, a pennarello nero, sulla maglia che Devis Mangia (nella foto di Fabrizio Riboni) mostra fiero durante l’intervista esclusiva con la stampa varesina. «Siamo in finale, il Varese è in finale dello Scudetto Primavera – attacca a parlare il tecnico, stanchissimo –. Prestazione eccezionale: non so cosa dire di questi ragazzi, sono andati molto oltre il limite della fatica, dimostrando uno spirito di sacrificio incredibile. Se lo meritano: questo successo, e la finale guadagnata, sono frutto di un anno di duro lavoro in cui si sono fatti, mi permetto di dirlo, veramente un gran culo. Quando siamo partiti, a luglio, erano un insieme di calciatori che, con il passare del tempo, è diventato gruppo, è diventato squadra. Adesso possono andare, uniti, anche contro le montagne, senza paura. Sono commosso». Sulla partita: «Abbiamo sicuramente commesso degli errori e domani, analizzando la partita, lo dirò. Adesso però prevale la gioia, ci gustiamo questo momento. L’espulsione di Scialpi è stata una stupidata e gli dovrà servire per crescere; quella di Ferreira si avvicina molto, credo però ci sia anche un po’ di foga nel suo secondo giallo. È stata veramente durissima ma ce l’abbiamo fatta: adesso vogliamo vincere». Tra gli artefici di questo miracolo c’è anche Giorgio Scapini, responsabile del settore giovanile biancorosso: «In 20 anni che sono a Varese ho solo sognato di trovarmi qui a giocare l’accesso alla finale Scudetto. Per una realtà come quella del Varese è quasi inspiegabile: non abbiamo lo stesso blasone di altre squadre, ma abbiamo davvero tanto cuore. Quando siamo andati ai rigori ho detto di stare tranquilli: l’impresa era fatta, avevamo resistito contro tutto e tutti. Siamo rimasti uniti, fino all’ultimo, e sarebbe stato così in qualunque caso: alla fine della partita, persino io che sono un duro, ho pianto per la gioia». Tra il pubblico presente c’era anche il maestro Arrigo Sacchi: «Sacchi ha detto che la Fiorentina ha grandi giocatori, ma il Varese ha una grande squadra – conclude –. Dedichiamo questa vittoria a tutti quelli che hanno preso parte a questo miracolo: la società, Devis Mangia, Sean Sogliano, che ha costruito con me la squadra, tutto lo staff

del Varese. Ognuno ha dato il massimo dall’inizio alla fine». Fuori dagli spogliatoi i telefoni squillano in continuazione: tutto vogliono fare i complimenti ai giovani biancorossi. Tra i più festeggiati c’è Achraf Lazaar, autore del gol varesino: «Sono contento del mio gol, è stato utile, ma sono soprattutto felicissimo per la mia squadra: abbiamo fatto qualcosa di veramente importante. Ci abbiamo messo tutto quello che avevamo: per tutto l’anno ci siamo impegnati duramente, sappiamo di dover correre tre volte più di tutti gli altri per vincere. Adesso sotto con la Roma: vogliamo portare lo Scudetto a Varese». Giro d’onore sui taccuini anche per Dario Toninelli, gambe e cuore a servizio continuo della squadra: «Siamo contentissimi. Abbiamo raggiunto l’obiettivo fissato il 29 luglio: alcuni, noi compresi (ride), non ci credevano, e invece siamo qui. Anche quando siamo rimasti in 10 volevamo la vittoria: negli spogliatoi, all’intervallo, il mister ci ha detto che potevamo finire anche 7 contro 11 e vincevamo lo stesso. Tra di noi c’è grande rapporto, siamo un gruppo vero, e questo è fondamentale: adesso ci giochiamo la finale».