Aiuti al Veneto alluvionato, compromesso in vista

Sull'assegnazione dei 10mila euro discutevano Lega ("alla Regione") e PdL ("al Comune da cui vengono più cassanesi"). Rinviato il punto in consiglio, deciderà la Giunta come voleva il PdL. Morniroli: "Forse faremo come per l'Abruzzo, scegliendo un Comune"

Potrebbe concludersi con un compromesso, più soddisfacente per i pidiellini, la "gara" Lega-PdL sull’assegnazione del contributo, da 10mila euro, che il Comune di Cassano Magnago ha deciso di assegnare al Veneto alluvionato. Decisione gradita a entrambe le maggiori forze di governo cittadine, in quella che oltre ad essere la quinta realtà urbana della provincia è anche una delle più significative "colonie" di San Marco in terra insubre. La lingua veneta qui risuona ancora, specialmente nel rione Sud: e non sono solo degli anziani a masticarla.
In consiglio comunale lunedì sera non si è arrivati a discutere di questo punto a causa del prolungarsi delle discussioni su quelli precedenti. Si contrapponevano una mozione della Lega che raccomandava di dare i 10mila eruro alla Regione Veneto del governatore (leghista) Zaia, poi ritirata, visto il rinvio, per evitare di lasciare bloccato l’aiuto, e un emendamento alla medesima mozione dei "pidiellini" del segretario Palumbo, che al contrario chiedeva di fare un lavoro di tipo differente: identificare, nella comunità cassanese, il centro con più "oriundo" e ad esso destinare i fondi. Idea certamente interessante e apprezzabile, ma che suonava un po’ come un tentato sgambetto ai colleghi di governo del Carroccio, con i quali le relazioni sono a volte complicate.
Il sindaco Morniroli riferisce che, se il punto non è stato discusso, è stata invece approvata la variazione di bilancio prevista alll’ordine del giorno, e che disponeva tra l’altro l’accantonamento di questi 10mila euro. Siccome non sono previste sedute di consiglio a breve termine, a decidere a questo punto sarà la Giunta. Opportunamente, aggiungiamo noi, visto che in consiglio, alla fine, fra le due posizioni contrapposte in caso di muro contro muro sarebbe stata l’opposizione di centrosinistra a decidere l’esito della votazione.
«La zona interessata dalle alluvioni è vasta ed è difficile individuare un singolo Comune» commenta Morniroli, «il PdL forse con l’emendamento non vede la vastità del problema». Che contrasta però con la obiettiva modestia del contributo, generoso in sè, ma poca cosa di fronte alla portata dei danni; in tempi di vacche magre per i Comuni i cassanesi si sono messi una mano sulla coscienza e una sul portafogli, pardon, sul bilancio. «Sarebbe difficile operare scelte magari sulla base di piccole differenze numeriche tra Comuni»; certo non occorrerebbe molto all’anagrafe per fare due conti sui luoghi di nascita dei residenti. Alla fine, riferisce il sindaco, «forse faremo come per l’Abruzzo, dove alla fine s’è scelto un Comune». «Per noi del PdL va bene che decida la Giunta, lo dicevamo già da un mese e mezzo» il commento asciutto del consigliere Palumbo. "Pace" fatta, se mai "guerra" vi fu, e "federalismo solidale" salvo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Novembre 2010
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