“Un bollino per sapere chi paga le tasse”
La proposta del gruppo Progetto Popolare Vedano per tutti quei negozi che si sono sottoposti al conisglio tributario, per la verifica del pagamento delle tasse
“Gli uomini hanno fatto milioni di leggi per punire i delitti e non ne hanno stabilita neppure una per premiare le virtù” Giacinto Dragonetti “Delle virtù e dei premi” (1766)
Siamo partiti da questa considerazione di 250 anni fa per lanciare un’idea, durante la seduta del Consiglio Comunale nel quale è stata approvata l’istituzione del Consiglio Tributario, l’organismo, previsto dalla normativa, con il quale il Comune, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, può combattere l’evasione fiscale.
Premesso che esiste una mega questione fiscale ed etica di grande imprese ed individui che hanno sedi legali e residenze nei paradisi fiscali è altrettanto vero che esiste la necessità di fare in modo che tutti paghino le tasse. Per questo anzichè parlare di lotta all’evasione preferiamo parlare di richiesta delle imposte e conseguentemente crediamo che vada riconosciuto ed “incentivato” chi provvede al pagamento completo delle stesse.
Abbiamo quindi proposto, in Consiglio Comunale, di istituire una sorta di certificazione, un “bollino blu” per tutti coloro che hanno superato la verifica del Consiglio Tributario dimostrando di aver rispettato la normativa fiscale. Pensiamo in particolare alle attività commerciali, ai liberi professionisti, gli artigiani cioè a tutte quelle realtà a diretto contatto con un cliente finale. Con la certificazione IPTT (Io pago tutte le tasse) si potrebbero ootenere più risultati :
– il cliente saprebbe di entrare in un esercizio\studio o di avvalersi di un artigiano che spontaneamente rilascerebbe un documento fiscale,
– “l’esercente” ne avrebbe un incremento di immagine,
– il fisco sarebbe garantito
– vi sarebbe, ci auguriamo, una sana concorrenza tra esercizi\studi e artigiani a dimostrare di esser affidabile oltre che professionalmente anche sul fronte della contribuzione al sostegno dei servizi pubblici.
Contemporaneamente occorre certo, mettere in campo altri strumenti, per esempio lottare contro il fenomeno dell’abusivismo che in alcune categorie professionali è presente.
In materia fiscale si potrebbe dire molto, per esempio sulla possibilità di detrarre più spese di quanto avvenaga oggi, sul corretto utilizzo delle risorse originate dal prelievo fiscale, sul livello di pressione fiscale. Tutte cose però che un’Amministrazione Comunale, se non per le imposte di propria pertinenza, non può determinare. La crescita di una maggior consapevolezza civica, anche attraverso l’innovazione e l’attivazione di meccanismi virtuosi e premiali, però un’ Amministrazione può farlo. Vedremo se l’attuale maggioranza, almeno questa volta, ha voglia di raccogliere questa proposta.
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