Il Polo Texsport cambia sede e si rilancia

Conclusa la fase di start up dell'aggregazione di imprese tessili ora tocca agli imprenditori fare in modo che l'esperienza maturata in questi due anni si concretizzi in commesse e nuovo lavoro. Partendo dalle parole del professor Visconti

Il Polo Texport cambia sede e si rilancia. L’iniziativa, nata nel novembre del 2009 per aggregare e rilanciare le imprese tessili del territorio, pensa alla seconda fase dopo lo start up iniziale con 1 milione e mezzo di euro raccolti in parte con un bando regionale e in parte con i contributi dei soci fondatori. Ora, nella nuova sede al primo piano dei Molini Marzoli, il coordinatore Piero Sandroni pensa al domani con le tre aziende che hanno contribuito alla sua nascita (Lct, Lineadori e Mcs) e la dozzina di marchi che si sono avvicinati a questa esperienza tra ricerca tecnologica, voglia di fare impresa e rilancio di un settore da molti considerato defunto.

Proprio su quest’ultimo aspetto il sindaco Gigi Farioli, intervenuto all’inaugurazione, ha voluto sottolineare cosa lo spinse ad entrare come amministrazione comunale in questo progetto: «Quando dicevano che il futuro era la moda pensavo fosse un’idiozia e per questo, da sindaco, decisi con Sandroni di rilanciare il tessile nel nostro territorio creando il Polo Texsport. Inventare per attrarre risorse era il motto e così siamo arrivati ad oggi partendo da tre aziende col Centro Tessile Cotoniero – ha ricordato il primo cittadino – Ora bisogna andare oltre il progetto iniziale. Inauguriamo con questa iniziativa fatta di riflessione e concretezza guardando al futuro non come una minaccia ma come una risorsa».

Piero Sandroni ha sottolineato lo spirito che anima il Polo Texsport: «Questa iniziativa è nata perchè avevamo una convinzione di fondo – spiega – creare un prodotto ascoltando l’esigenze di chi lo deve utilizzare. Per questo ricordo ancora oggi una frase che mi disse il maestro Toran che disse: "il Polo Texsport è capace di costruire prodotti dai bisogni degli utilizzatori mentre oggi si creano bisogni artefatti per vendere prodotti"». Sandroni ha ripercorso le importanti esperienze maturate in questi due anni sottolineando l’importanza della collaborazione con l’accademia della scherma o con i nuotatori della Busto Nuoto che hanno aiutato a perfezionare capi per lo sport grazie alle loro valutazioni soggettive mentre al Centrocot si testava i prodotti per ottenere anche le valutazioni oggettive, di laboratorio. 

Infine l’inaugurazione è stata impreziosita dal professor Federico Visconti, sumiraghese autore del libro "Gli imprenditori – il valore dei fatti". Proprio partendo dal suo libro ha voluto raccontare la figura dell’imprenditore come un uomo fatto di passioni, di grandi slanci e di idee geniali che possono cambiare la vita di molte persone: «In questo libro racconto esperienze che ho vissuto incontrando tantissime figure imprenditoriali – ha raccontato al pubblico presente – di loro ho voluto ribadire quel lato che li rende figure duttili e improntate al risultato ma anche come creatori di aggregazione sociale nelle loro aziende. Fattori umani che noi professori non teniamo in considerazioni nelle nostre analisi. Ed è proprio da questo mix di genio e follia che nascono imprese come quella del Polo Texsport, ovvero quella continua tensione verso una nuova frontiera da esplorare e conquistare». Il migliore augurio che si poteva fare agli imprenditori del tessile che hanno creduto, e continuano a farlo, in un settore che agli occhi di molti non ha più margini di crescita e che invece riesce ancora a stupire coi fatti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2012
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