Confapi raccoglie firme contro il pedaggi sull’Autolaghi
Sabato 16 maggio in piazza Libertà a Gallarate e in piazza Carducci a Varese dalle 9 alle 18 sarà allestito un bacchetto
Sabato 16 maggio in piazza Libertà a Gallarate e in piazza Carducci a Varese dalle 9 alle 18 sarà allestito un bacchetto per la raccolta firme per l’abolizione del pedaggio autostradale sull’A8 dei Laghi.
L’iniziativa è promossa da Confapi Varese e Asea (Associazione Spedizionieri e Autotrasportatori della Provincia di Varese), che trovano ingiustificato l’aumento della tratta Milano-Varese: alla luce degli ultimi aumenti risulta essere infatti tra quelle più costose d’Italia.
L’obiettivo è quello di raggiungere il numero necessario di firme da presentare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, con l’obiettivo di riaprire un tema già spesso discusso e affrontato in passato che inizia a essere sempre più “pesante” per le tasche degli automobilisti e trasportatori.
«Il pagamento del pedaggio su questo tratto autostradale – sottolinea Emanuela Bertoni, presidente Asea – non ha più motivazioni concrete a causa del costante traffico veicolare che, di fatto, impedisce la normale percorribilità della tratta in entrambe le direzioni di marcia trasformando così l’autostrada A8 in una strada a lenta percorribilità, creando un danno economico alle piccole realtà industriali del territorio, che non solo devono sostenere un costo per la consegna e spedizione delle merci ma anche un disagio derivante dai continui ritardi di cui sono vittime».
Il ritocco di altri dieci centesimi, avvenuto a inizio anno, come previsto dai contratti di concessione, ha portato il pedaggio di Gallarate da 1.40 a 1.50 riaprendo così l’attenzione su un tema spesso discusso da parte degli amministratori locali. «È di nostro interesse – aggiunge Franco Colombo, presidente Confapi – aiutare e sostenere le nostre imprese che quotidianamente si trovano ad affrontare sempre più tasse e spese, che limitano lo sviluppo economico della stessa: in questo caso specifico siamo vicini alle imprese che utilizzano molto la rete autostradale e devono quotidianamente pagare una cifra significativa per un servizio inadeguato».
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