Alptransit, Giacon risponde a Ballardin

Alcuni appunti dell'ex sindaco di Laveno Mombello dopo la lettera che chiede di ripensare il progetto per risolvere la viabilità

Nel cantiere della ferrovia Alptransit (inserita in galleria)

Riceviamo e pubblichiamo le precisazioni a firma dell’ex sindaco di Laveno Mombello Graziella Giacon in merito al comunicato del sindaco di Brenta circa le modifiche urbanistiche connesse al progetto Alptransit nel comune di Laveno Mombello.

In questi giorni il Sindaco di Brenta Ballardin è intervenuto con un suo comunicato di commento in merito alle “…..sfide poste dal progetto ALPTRANSIT nella zona del Verbano…..”.

Premettiamo che anche noi siamo pienamente in accordo con lui nel ritenere che il progetto ALPTRANSIT è “ davvero una grande occasione per il nostro territorio”, che però necessita di essere accompagnato dai necessari interventi di mitigazione e di sicurezza ambientale.

Inoltre è necessario ricordare, in quanto nessuno finora ha scritto negli articoli di questi giorni, è che a regime il progetto Alptransit prevede sulla nostra linea ben 95 (novantacinque) treni merci lunghi 750 mt – ora sono circa 50/60 treni lunghi 450/500 mt. (documento Hupac che gestisce traffico merci) e tra questi 95 ci sono i treni passeggeri (un rapido calcolo uno ogni quarto di ora- Ora si capisce perché tutti i cittadini di Laveno Mombello si devono preoccupare).

A questo punto, riferendosi in particolare al comune di Laveno Mombello, il sindaco di Brenta fa delle osservazioni e considerazioni che dimostrano che egli è da una parte un po’ distratto e dall’altra poco informato, anche se capiamo il suo tentativo da sindaco PD di sostenere le posizioni del sindaco PD di Laveno Mombello.

Noi non abbiamo mai criticato le scelte del Comune di Brenta sul proprio territorio, e che oggi sia lui ad intervenire in merito ai problemi Lavenesi ci lascia alquanto perplessi. Ma che c’azzecca?

Il Sindaco di Brenta sostiene che sarebbe necessario “ripensare il tracciato di Laveno Mombello, ripristinando il precedente progetto” adottato dalla precedente amministrazione PD di Laveno Mombello. Ma , oltre al tentativo politico di sostenere l’insostenibile solo per parte di causa, ci sorgono spontanee alcune domande:

Il Sindaco di Brenta è a conoscenza che il precedente progetto, recepito nel Piano di Governo del Territorio (PGT) adottato dalla precedente Amministrazione Ielmini da noi successivamente revocato, prevedeva un sovrappasso che dalla grande curva della strada provinciale SP1 sotto il cimitero di Laveno andava a scavalcare il passaggio a livello distruggendo tutto il Parco delle Rimembranze e la scalinata del Portaluppi soprastanti nonché quasi tutto il rione Ronco S. Maria, deturpando anche la visibilità della bellissima chiesa settecentesca di S. Maria in Ca’ Deserta ? Uno scempio ambientale inimmaginabile!????

– Il Sindaco Ballardin sa che proprio la VAS (Valutazione ambientale strategica che è parte integrante del PGT e che analizza preventivamente l’impatto ambientale per promuovere lo sviluppo sostenibile e proteggere l’ambiente) nel PGT adottato dalla precedente amministrazione PD , e ricordiamo da noi revocato, metteva in evidenza la criticità del traffico sulla via Labiena indicando di ricercare percorsi alternativi, e che per tutta risposta il progetto da lui ricordato, andava proprio contro la valutazione VAS riportando tutto il traffico in ingresso a Laveno sempre sulla via Labiena? (Ricordiamo i 70/80 TIR fissi al giorno e tutto il traffico pesante e non).

– Si ricorda, il Sindaco Ballardin che nel 2010 (quando egli era vicesindaco di Brenta ) la sua amministrazione comunale approvò il nuovo progetto , che oggi stranamente critica, sottoscrivendo l’Accordo Quadro con i comuni di Laveno Mombello, Cittiglio e con la Provincia di Varese?

– Sa il sindaco di Brenta che il consiglio provinciale all’unanimità ha approvato il nuovo progetto dopo la valutazione della apposita Commissione tecnica /politica Provinciale?

– Sa il Sindaco Ballardin che nel vigente Piano di Governo del Territorio di Laveno Mombello da noi approvato nel 2013 e pubblicato ufficialmente nel febbraio 2014, la viabilità comunale è stata totalmente rivista con progetti di più ampio respiro che , tramite l’arretramento della stazione FNM, il nuovo sottopasso sotto la stazione FRI, e la chiusura anche del passaggio a livello FNM, consentono la notevole riduzione del traffico viabilistico nel centro di Laveno con indubbio vantaggio per la vivibilità del paese?

E’ vero che anche per la nuova soluzione è prevista la demolizione di un immobile (quello vetusto che è a lato della ferrovia nord ) ma l’intervento è certamente fortemente molto meno devastante di quello previsto in precedenza (Sovrappasso) e pur condividendo le preoccupazioni dei proprietari della casa, in ogni caso, a parte il comprensibile disagio , non ci rimetteranno nulla perché come è giuridicamente disposto dovranno essere adeguatamente risarciti, ma il sindaco Ielmini invece di farsi venire il mal di testa provi pensare a quante persone si potranno salvare quando i mezzi di soccorso, che devono essere tempestivi, troveranno la strada libera e non chiusa fra due passaggi a livello proprio nel centro della cittadina e inoltre, altro importante particolare, non si lascerà Laveno Mombello isolata dal resto della provincia.

GRUPPO CONSILIARE CENTRODESTRA E INDIPENDENTI DI LAVENO MOMBELLO

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Dicembre 2015
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