Più trasparenza e coinvolgimento nella gestione delle case popolari
Tappa varesina per l'assessore Sala che ha incontrato i tecnici dei comuni del territorio per spiegare le novità introdotte con la legge del luglio scorso
Una legge sulla casa che garantisca maggiore trasparenza, coinvolga il territorio e razionalizzi un settore in affanno. Così l’Assessore alla Casa e all’Housing sociale regionale Fabrizio Sala ha riassunto lo spirito della normativa entrata in vigore nel luglio scorso e che, nel giro dei prossimi mesi, diventerà applicabile grazie ai regolamenti in fase di definizione.
Per attivare l’azione dei diversi enti locali, l’assessore sta girando tra le diverse province lombarde dove incontra i tecnici dei comuni. A Varese, la riunione si è svolta questo pomeriggio, giovedì 6 ottobre, nella sede della Regione di viale Belforte.
«Il settore da solo non stava più in piedi – ha spiegato l’assessore Sala – i fondi destinati da anni non sono più sufficienti. Occorreva razionalizzare e ottimizzare quello che abbiamo».
In Lombardia sono 160.000 le case gestite dai comuni. Le liste d’attesa prevedono fino a 50.000 persone di cui 23.000 nella sola Milano: « Abbiamo così deciso di puntare sulla rete. Innanzitutto di comuni appartenenti allo stesso piano di zona: la domanda e l’offerta si incroceranno in territori più allargati. Abbiamo abbassato al 5% la quota del patrimonio immobiliare che si potrà vendere per non impoverire il settore. Abbiamo anche voluto di aprire ai privati che vogliano affittare a prezzi calmierati. Chi volesse aderire alla proposta, contatterà il proprio comune di residenza per chiedere di essere inserito nel sistema». Attualmente la gestione degli alloggi pubblici è in capo all’Aler: a Milano, però, soggetti privati sono entrati nel sistema di amministrazione: « Questa presenza, che di fatto esisteva già nei comuni maggiori, è ora prevista dalla legge» ha chiarito l’assessore.
Un altro obiettivo della legge è stato quello della trasparenza: « L’assegnazione avverrà attraverso una piattaforma informatica che garantirà trasparenza e correttezza in tutte le fasi dell’incontro tra domanda e offerta. Verranno intensificati i controlli reddituali dichiarati attraverso l’incrocio con le banche dati dell’INPS. Si tenderà a ridurre le differenze tra le diverse fasce previste così da permettere una maggiore mobilità».
L’offerta di edilizia popolare terrà conto di categorie protette che vanno dai disabili, agli anziani, alle nuove famiglie, alle forze dell’ordine e altre situazioni che dovessero emergere in sede di stesura del regolamento.
Verrà progressivamente innalzato il contributo di solidarietà previsto dalla Regione: quest’anno sono stati stanziati 11 milioni di euro che saliranno a 20 per il prossimo anno fino ad arrivare a stabilizzarsi sui 25 milioni di euro a partire dal 2018.
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