Partono i lavori al Palazzo della Ragione

Via al recupero per l’ex Broletto, ora sede espositiva. Rabaiotti: "Importante restituirlo al più presto alla città"

Avarie

Al via i lavori al Palazzo della Ragione di piazza Mercanti, che riguarderanno la copertura, il sottogronda e la fascia marcapiano, la riga di mattoni che segna la divisione tra un piano e l’altro. Gli interventi si sono resi necessari dopo che, di recente, si sono verificate cadute accidentali di materiale, perché le linee del colmo e della gronda stanno subendo uno scivolamento verso il basso, scalzando i coppi ed aprendo spazi ad infiltrazioni.

La costruzione del Palazzo della Ragione come nuovo Broletto, ovvero portico aperto per le assemblee, gli arbitraggi e le ordinanze, inizia in piena età comunale, nel 1228; è qui, in piazza Mercanti, che per secoli fiorisce l’attività economica e commerciale di Milano, è questo il vero centro della vita del Comune.

Nel 1771 viene eseguito il sopralzo per ospitare l’Archivio notarile, approvato da Maria Teresa d’Austria, destinazione che mantiene fino al 1961.

Tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta il Palazzo è oggetto di interventi di consolidamento strutturale, restauro conservativo e architettonico sotto la guida del professor architetto Marco Dezzi Bardeschi, e da allora viene destinato a spazio espositivo, diventando in questi ultimi anni per volontà dell’Amministrazione luogo deputato ad ospitare importanti mostre fotografiche. L’ultimo intervento, in ordine cronologico, è datato 2014, quando si procede con la battitura degli intonaci del sopralzo teresiano per verificarne la stabilità.

Adesso i nuovi lavori, che verranno eseguiti con procedura di “somma urgenza” come deciso dall’Amministrazione in accordo con la Soprintendenza ai Beni Architettonici, tenuto conto del prestigio del Palazzo, uno dei più antichi della città, della sua importanza come riferimento attrattivo per la città – la Loggia dei Mercanti è anche uno dei simboli cittadini della Resistenza – e delle sue attuali condizioni, confermate nel corso dell’ultimo sopralluogo tecnico, effettuato il 27 gennaio.

“È quantomai urgente intervenire per mettere in sicurezza e quindi restituire all’utilizzo pubblico un edificio storico molto delicato di grande pregio – spiega Gabriele Rabaiotti, assessore a Lavori pubblici e Casa – Forte in tal senso è stata anche la spinta dell’assessorato alla Cultura, che intende riprendere al più presto il percorso di valorizzazione in atto delle esposizioni fotografiche”.

La sicurezza pubblica era già stata garantita procedendo, dopo una prima delimitazione con cavalletti e nastri segnalatori, ad inibire completamente l’uso dell’immobile e a realizzare un’impalcatura per consentire l’accesso al locale sottotetto, normalmente non agibile, per verificare tramite ispezioni interne lo stato di conservazione. È così che i tecnici hanno potuto constatare come il problema sia originato dal cedimento dei monaci della capriata, dovuto alla perdita di efficienza delle catene. Le conseguenti infiltrazioni aggravano lo stato di degrado delle vele di copertura interna, del sottogronda e dei muri perimetrali, nonché dei serramenti in legno, rendendo urgenti i lavori di sistemazione.

L’intervento, per un importo complessivo di 830mila euro, partirà immediatamente per concludersi entro la fine di agosto, e sarà in capo all’impresa Talca Appalti Srl.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Febbraio 2017
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