Alzheimer, la stanza di un malato diventa opera d’arte

In un’installazione in riva al lago viene interpretata l’inquietudine e la speranza. L’evento nell’ambito di Alzheimer fest

Una scatola verde scuro che a prima vista ingabbia i pensieri pur avendo dei buchi; fessure dove trovano spazio la foto di famiglia o un ricordo di gioventù, il sapore di un dolce o un attimo vissuto, appena accennato e difficile da riprendere, che vola via.

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“Arteva”, la stanza di un malato diventa installazione artistica 4 di 11

Benvenuti nella stanza di un malato di Alzheimer, benvenuti nei suoi pensieri che Guido Morgavi, artista ed ergoterapista di Bolzano ha realizzato in un’installazione sulle rive del lago che oggi in anteprima Varesenews è andata a vedere.

\"Arteva\", la stanza di un malato diventa installazione artistica

C’è ancora un po’ di lavoro da fare, ma già ora l’impatto emotivo è comunque molto forte: l’idea che all’interno di quella stanza coi buchi – che è stanza, ma anche gabbia dei pensieri – possano transitare i ricordi e i presenti della mente di chi si ammala, è una visione d’impatto.

E chi altri se non un operatore di questo settore come il quarantenne Morgavi poteva rappresentare la malattia? Per farlo ha utilizzato 52 casse di mele – i Bins, normalmente utilizzate per contenere i frutti di monocolture intensive ed estensive – assemblate per una vera e propria opera d’arte immersiva: già da fuori attira; all’interno, poi, non è difficile misurarsi con le emozioni che è in grado di trasmettere.

\"Arteva\", la stanza di un malato diventa installazione artistica

ArtEva, questo è il nome dell’opera, «vuole rappresentare l’arte come un varco», spiega l’autore (nella foto qui sopra). «L’obiettivo dell’opera è quello di suscitare la voglia di far uscire le persone malate, che è anche lo scopo di questo festival, in occasione del quale sarà possibile, qui, dare vita a laboratori creativi. È il frutto di tre anni di lavoro presso il centro Firmian, una struttura di lungodegenza di Bolzano dove c’è anche un reparto per malati di Alzheimer».

Nel corso del festival verranno realizzati, qui in riva al lago, momenti di pittura di questi Bins, ci saranno le “foto in scatola” di Gianluca Tenin, visite guidate e musica dal vivo a cura di Sebastiano Morgavi, e molte altre attività.

IL PROGRAMMA DELL’ALZHEIMER FEST

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 31 Agosto 2017
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