Richiedenti asilo al lavoro per le vie del paese
Da qualche giorno un primo gruppo di migranti sta ripulendo aiuole e strade
Con la pettorina e la ramazza in mano un gruppetto di cinque richiedenti asilo a Cuveglio sta ripulendo le strade del paese.
È così da lunedì, quando è incominciata l’attività a titolo di volontariato; nei giorni scorsi è stata tagliata l’erba dell’asilo e raccolte carte e foglie in via Verdi.
Sono i richiedenti asilo provenienti dall’Africa arrivati in paese nel maggio scorso. I giovani trovano accoglienza in una struttura lungo la strada statale 394, un ex albergo oggi utilizzato come residenza per una quarantina di stranieri in attesa che le pratiche presentate per avere asilo politico vengano vagliate dalla commissione territoriale.
Un procedimento lungo, che può impiegare anche più di un anno, tempo nel quale le persone vengono date in carico a soggetti accreditati dalle autorità per svolgere funzioni di assistenza, ma anche formazione culturale ed educazione civica. Ma non possono venir assunti. Quindi il lavoro svolto, spesso in affiancamento agli operatori delle amministrazioni comunali è da ritenersi volontario.
Il sindaco di Cuveglio, Giorgio Piccolo, si attivò subito, all’indomani dell’arrivo dei giovani, con l’obiettivo di percorrere la strada dei lavori socialmente utili, strada che si rivelata in salita per intoppi burocratici, sbloccati qualche giorno fa: il lavoro è regolamento da una convenzione e i rifugiati sono già all’opera al mattino.
Una pratica, quella del lavoro sul territorio, già adottata con successo anche in altre realtà come a Gavirate, dove con la Croce Rossa Italiana da mesi è attivo un progetto analogo col Comune.
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