Sportello unico del lavoro, rinnovato l’accordo Upel, Confapi e Comuni

Il progetto coinvolge ben 30 Comuni della provincia di cui 5 capofila delle varie zone

Confapi

Nei giorni scorsi è stato rinnovato l’accordo per lo sportello unico tra Confapi, Upel e 30 Comuni di cui 5 capofila delle varie zone. Al momento della firma erano presenti: Marco Tenaglia, presidente Confapi Varese, Amanda Bascialla responsabile dell’area lavoro, Welfare e capitale umano e referente del progetto Sportello Unico Lavoro, Marco Cavallin, presidente di Upel e sindaco di Induno Olona, e Claudio Biondi, irettore di Upel.

«Lo sportello unico del lavoro è un presidio territoriale strategico – ha spiegato il presidente di Confapi Marco Tenaglia – Questo servizio, infatti, consente di consolidare la rete costruita negli anni tra l’associazione, la pubblica amministrazione locale, le imprese e i cittadini. Oltre che offrire un servizio di fondamentale importanza in un momento storico complesso e in continuo mutamento come quello che stiamo vivendo». Tra le attività dello sportello tra cui c’è l’implementazione della banca dati, uno strumento utile per le aziende nel favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

I COMUNI CAPOFILA

Sono cinque i Comuni capofila: Azzate, Induno Olona, Malnate, Solbiate Olona e Turate. Attraverso questi presidi territoriali il servizio garantisce una copertura dell’intero territorio.

A CHI SI RIVOLGE IL SERVIZIO

Lo Sportello unico del lavoro rappresenta un importante canale di ingresso al mondo del lavoro per le persone disoccupate o che non hanno un’occupazione, ma anche per lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione delle aziende, oltre che per le aziende stesse. Ma non solo. L’anno scorso infatti, si sono registrati accessi anche da parte di giovani in cerca di una prima occupazione o persone che necessitavano di una riqualificazione professionale o di riorientamento lavorativo.

Confapi, anche per l’anno 2019, ha riconfermato il supporto di 4 funzionari dell’associazione, che, con differenti orari, saranno presenti negli Sportelli territoriali per assistenze e supporto.

I NUMERI DEL 2018

Nel 2018 lo sportello ha registrato quasi 200 accessi, di cui il 7% è stato ricollocato e ha trovato una nuova occupazione. Il 57% sono uomini e il 43% donne. I disoccupati di lungo periodo rappresentano l’utenza principale (59%), mentre è in crescita il dato relativo ai lavoratori occupati che intendono riqualificare il proprio profilo professionale o cambiare lavoro (6%).

Se invece si guarda la fascia d’età, la più critica è quella compresa tra i 45 e i 54 anni (38%), seguita dagli over 55 (17%). Calano del 2% rispetto al 2017 gli utenti tra i 35 e i 44 anni. Il 17% degli accessi è fatto da giovani compresi tra i 14 e i 24 anni.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2019
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