Il progetto Rifr@zioni si racconta e riparte da dove aveva lasciato
Appuntamento al Museo del Tessile con un convegno gratuito al quale sono invitati a partecipare dirigenti scolastici, insegnanti, alunni, operatori sociali, genitori ed educatori

Il progetto Rifr@zioni si racconterà al Museo del Tessile il 20 novembre con un convegno gratuito al quale sono invitati a partecipare dirigenti scolastici, insegnanti, alunni, operatori sociali, genitori, educatori e cittadini. La data ha un carico simbolico non indifferente visto che cade proprio in concomitanza con i 30 anni dall’approvazione della Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La rete di cooperative che ha inventato Rifr@azioni ha già creato un modello, tra l’altro anche premiato a settembre nel contesto del “Raduno Giovani CambiaMenti”, che è stato confermato dall’amministrazione comunale anche per l’anno scolastico 2019/2020.
«L’importanza di questo convegno sta nel fatto di rendicontare alla comunità il lavoro svolto e i risultati ottenuti- dichiara il responsabile di Elaborando Sergio Ceriotti- in ottica di prevenzione del disagio ed educazione. Nella mattina di lavoro ci sarà spazio sia per approfondimenti per dirigenti scolastici, docenti ed operatori, sia un momento nel quale i ragazzi potranno condividere un’esperienza di gruppo guidata dagli operatori del progetto».
Il modello Rifr@zioni ha svariate propaggini per curare a 360° il periodo più complicato dello sviluppo di adolescenti e preadolescenti: «Abbiamo agito su più fronti: da un lato c’è quello scolastico, dove ci siamo interfacciati con alunni e insegnanti, e dall’altro quello extra-scolastico che ha visto la luce con l’apertura pomeridiana dello spazio del Circolo Gagarin e con momenti di confronto con i genitori dei ragazzi coinvolti. In più abbiamo condotto una ricerca mediante un questionario online sul disagio giovanile compilato da più di mille studenti».
Un modo costruttivo per vedere sotto un’altra luce il “problema” che da vari mesi infiamma il centro della città, spostando l’attenzione sulla prevenzione e sul senso civico che dovrebbe essere al centro di ogni offerta educativa che si rispetti.
Il premio di Bari, conferitoci dalla ex-senatrice Elena Ferrara per l’esperienza proposta dai nostri ragazzi sull’autoritratto, conferma anche la bontà del lavoro diretto con i gruppi di giovani in orario extra scolastico e il grande coinvolgimento educativo di preadolescenti e adolescenti. Alcuni di essi hanno realizzato una mostra “Autoritratti di adolescenza” che verrà presentata e sarà aperta al pubblico dal 18.11 al 30.11 presso la Biblioteca Comunale.
Se i controlli notturni della Polizia fanno emergere situazioni di disagio e criticità presenti in città e sono espressione di un problema strutturale presente, è quindi importante conoscere quali azioni di risposta educativa e preventiva, anche se indiretta, sono già stai messi in campo e i risultati interessanti che si stanno raccogliendo. Ceriotti confessa che ci sono già un buon numero di iscrizioni ma invita chi non l’avesse ancora fatto a scrivere a staff@elaborando.it., o scaricando direttamente il modulo che sarà online da giovedì su www.elaborando.it.
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