A Laveno Mombello tornano gli stranieri ma la stagione turistica parte a rilento

Sul Lago Maggiore iniziano a vedersi svizzeri e tedeschi, ma la stagione è partita in ritardo e si spera in una ripresa per le prossime settimane

Laveno Mombello Generiche

Una partenza a rilento. A Laveno Mombello i turisti iniziano a vedersi solo ora, con luglio già iniziato e una stagione turistica che fatica a prendere i soliti ritmi. La pandemia ha frenato tutto, arrivi e partenze dall’estero, ma anche la presenza dei proprietari delle seconde case. Il turismo locale e di vicinanza, invece, è aumentato portando un grande afflusso di turisti nel weekend, pochi in settimana.

È questa la fotografia che emerge raccogliendo le voci di chi vive e lavora nel paese che si affaccia sul Maggiore, crocevia per chi arriva da Varese e vuole andare verso Intra e quindi sulle Isolee Borromee, con la stazione e l’imbarcadero a pochi metri uno dall’altro. Un paese di poco più di ottomila abitanti che dopo la pandemia è stato riscoperto sopratutto dai milanesi e dall’interland, ma che aspira ad essere una meta turistica privilegiata per turisti stranieri. Spesso però, deve competere con la sponda grassa, quella del Piemonte.

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«Il turismo locale è aumentato molto, c’è tanta richiesta», racconta Paolo Sivelli dell’associazione “Vele D’Epoca Verbano” che da poco meno di un mese ha preso in gestione lo spazio adiacente alla Ferrovie Nord, dove sono nate le Officine dell’Acqua. «Le persone sono curiose e interessate, il Covid ha fatto riscoprire il turismo locale. Gli stranieri si vedono sopratutto in Piemonte». E aggiunge: «Ho amici che affittano le barche sul Lago Maggiore quest’anno sono full, sopratutto grazie a tedeschi e svizzeri in vacanza».

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Nel fine settimana è anche partita la stagione estiva dei traghetti, anche se viaggiano ancora all’80% della capienza. «Vediamo una ripresa proporzionale, così come succede in tutto il Paese. Le persone iniziano a muoversi ora. C’è movimento sia sulla sponda piemontese che quella lombarda – racconta Paolo Bianchi, direttore di esercizio della Navigazione Lago Maggiore –. A bordo si inizia a sentire parlare tedesco e inglese, ma per tornare ai numeri di una stagione normale credo sarà necessario aspettare ancora un po’».

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Una fotografia empirica ed efficace è anche quella di Claudio Musizza, da 12 anni proprietario dell’edicola sul lago e prossimo alla pensione: «Solitamente in questo periodo vendo dalle 70 alle 80 copie di quotidiani stranieri. Ora sono a 6/7 copie al giorno. La sera lavorano i bar e i ristoranti, ma di giorno c’è poco movimento».

Laveno Mombello Generiche

Martina Fallacara e Antonio Carcione della tabaccheria “La bottega del fumatore” che si affaccia sull’imbarcadero spiegano: «Non ci possiamo lamentare. Non ci aspettavamo di vedere i turisti stranieri, anche se la stagione si sta riprendendo solo adesso. In giro si vedono sopratutto tedeschi, sono tornate anche le famiglie». 

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Barbara Salvioni della Libreria Mondadori Bookshop continua: «È un turismo diverso, ci sono macchine di svizzeri e tedeschi ma è tutto rallentato. I proprietari delle seconde case sono meno, probabilmente hanno scelto mete diverse e sono andati direttamente al mare. Speriamo che il turismo si riprenda e in una accelerata per agosto».

La vetrina delle libreria, si affaccia su Via Labiena, una delle vie di transito principali del paese. Da qui solitamente si vede il via vai dei turisti che si incamminano verso la funivia di Laveno Mombello, raggiungibile a piedi in meno di 5 minuti. Quest’anno non è così. La tragedia del Mottarone ha cambiato tutto e nessuno vuole più salire sulla cabinovia che arriva al Sasso del Ferro, prima meta immancabile per chi passava da queste parti.

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Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Luglio 2021
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