Buzzetti (Praticittà): “L’ex-caserma diventerà un polo culturale”
La candidata della lista che sostiene Galimberti risponde alle ipotesi avanzate dal candidato sindaco del centrodestra Matteo Bianchi: "Spostare lì gli uffici del Comune non ha senso"
Cristina Buzzetti, candidata nella lista Praticittà a sostegno di Davide Galimberti Sindaco, interviene sulla proposta del centrodestra riguardo allo spostamento degli uffici comunali nell’ex-caserma Garinaldi: «Leggiamo con sorpresa che il candidato della Lega e della destra ora vorrebbe trasferire tutti gli uffici comunali in caserma. Un’idea che, per aver senso, doveva essere avanzata nel 2008, quando la Lega e Fontana decisero di acquistare la caserma, mostrando in quella fase la presenza di progettualità».
Buzzetti ne approfitta anche per ricordare cosa si sta facendo nell’ex-caserma, da tempo al centro di un importante cantiere di ristrutturazione: «Nel frattempo, dal 2008 ad oggi, sono stati fatti molti passaggi, ma il candidato leghista magari non ne è al corrente dal momento che non è di Varese e in questi anni di fatto non se ne è curato. Non sa che i lavori in caserma, grazie all’amministrazione Galimberti, sono iniziati da tempo e ora sono in uno stato avanzato. L’impostazione delle opere in corso è tale per insediare un nuovo polo culturale, per dare ai giovani nuovi spazi e trasferire l’archivio del Moderno che aumenterà le iniziative culturali e il posizionamento della città».
Per la Buzzetti non si può cambiare idea ora: «Stravolgere la pianificazione dei lavori allo stato attuale comporterebbe solo un loro rallentamento. Questo continuo inseguire pensieri volubili è tipico delle epoche leghiste, che hanno fatto perdere alla città moltissime occasioni».
La candidata di Praticittà spiega anche cosa si sta facendo per trovare nuovi spazi per gli uffici comunali: «Inoltre l’amministrazione Galimberti per valorizzare l’edificio comunale ha investito molto in questi anni, come gli interventi della nuova illuminazione, progettata per risaltare l’imponenza dell’edificio, o la riqualificazione dei serramenti. In più si sta cercando di addivenire all’acquisto della sede della Banca d’Italia, che è accanto a Palazzo Estense, per trasferire alcuni uffici e liberare spazi per il pubblico. Certo, se non avessimo ereditato dall’amministrazione leghista il grosso disavanzo di bilancio, avremmo potuto impiegare le risorse in altre opere ancora».
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