Rachele, per la seconda volta nella rete degli annunci di lavoro truffaldini

Un altro annuncio di lavoro truffaldino e una donna di 25 anni, Rachele, che ci "casca" per la seconda volta. Ha voluto condividere con i lettori di VareseNews la propria disavventura

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Un altro annuncio di lavoro truffaldino e una donna di 25 anni, Rachele, che ci “casca” per la seconda volta. Ha voluto condividere con i lettori di VareseNews la propria disavventura: «Mi chiamo Rachele, ho 25 anni e sono in cerca di lavoro. Per la seconda volta in due anni, mi sono imbattuta in un annuncio truffaldino perpetrato dalla stessa persona – racconta -. In data 24/10, alle ore 20:30, venni contatta dal numero xxxxxxx370; al telefono una signorina mi comunicò che avevano ricevuto la mia candidatura come impiegata amministrativa e mi chiese disponibilità per un colloquio conoscitivo la mattina dopo. Chiesi gentilmente se si potesse posticipare l’incontro a causa di un impegno precedente, ma mi è stato risposto che avevano “tempo molto stretti”. Alla fine fissammo il colloquio per le ore 13:00 e successivamente mi disse che mi avrebbe mandato una mail in cui mi spiegava dove recarmi per il colloquio (ma non poteva comunicarmelo via telefono?). La suddetta mail mi arrivò dopo un’ora, tanto avevano fretta …».

«C’era scritto di recarmi in via Stendhal a Varese e di chiamare al numero 0332 xxxx100, nel caso ci fossero stati problemi. Il giorno dopo mi recai al luogo dell’appuntamento, suonai al citofono su cui c’era scritto “INTERNO 1” e fui accolta in un ufficio spoglio che sembrava provvisorio e non operativo. In quel momento, cominciai ad avere dei dubbi che crebbero quando udii la signorina alla reception contattare dei “clienti”, presentandosi con un nome diverso da quello che aveva dato a me. Finalmente fui chiamata per il colloquio e quando vidi il presunto datore di lavoro i miei dubbi diventarono certezze. Era lo stesso signore che due anni fa mi contattò e mi diede appuntamento in un fantomatico ufficio in via Mercadante, che poi si rivelò essere in via Indipendenza 3/A – prosegue il racconto -. Stessa esperienza e stesso indirizzo segnalato da altri lettori, annuncio fasullo che si rivelava una vendita porta a porta di contratti di luce e gas. Lo ascoltai piena di rabbia, combattuta dal desiderio di smascherarlo o di prendere, alzare i tacchi e andarmene, senza dire niente. Alla fine, rimasi immobile, ascoltandolo in silenzio».

«Finito il colloquio, fui accompagnata alla porta dal datore di lavoro, con la promessa di essere richiamata in ogni caso il pomeriggio stesso; la chiamata non arrivò mai (meglio così). Forse perché mi aveva riconosciuta e forse perché aveva capito che io non avevo alcuna intenzione di lavorare per un’azienda che prende in giro giovani in cerca di lavoro – conclude -. Con la speranza che la mia testimonianza venga pubblicata, spero che possa essere d’aiuto ad altre persone in modo tale da non cadere in questi tranelli».

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Novembre 2022
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